Alla Toyota prevedono che il motore a combustione interna uscirà di scena entro il 2050, ma anche che soltanto il 10% delle auto in circolazione per allora avranno sotto al cofano un'unità ibrida. A prevederlo è Seigo Kuzumaki, responsabile R&S di Toyota, ribadendo che i costruttori si aspettano nei prossimi anni norme globali sulle emissioni sempre più stringenti tanto che si vedono costretti ad accelerare lo sviluppo di automobili elettriche ad un ritmo che porterà più rapidamente del previsto alla fine alla vendita di vetture a combustione interna. “Prevediamo che entro il 2050 avremo ridotto le emissioni di CO2 dei veicoli per il 90% rispetto al 2010 - ha precisato Kuzumaki - per raggiungere questo obiettivo dal 2040 non saranno più prodotte automobili a combustione interna, anche se potranno essere sempre la base di vetture ibride o plug-in”. Al momento, Toyota commercializza sui mercato internazionali circa il 43% di tutti i veicoli elettrificati a livello mondiale, dal momento che la Prius è il veicolo elettrizzato più venduto al mondo con oltre 11 milioni di unità fino ad oggi. Toyota da parte sua ha in programma il lancio del primo modello di una nuova famiglia di veicoli elettrici a partire dal 2020. Inoltre anche se i primi modelli utilizzeranno batterie agli ioni di litio in grado di garantire circa 500 km di autonomia, il Gruppo Toyota conta di essere in grado di produrre batterie allo stato solido dal 2020. L'arrivo di batterie allo stato solido è visto da Toyota come un importante passo avanti nella tecnologia applicata alle future auto elettriche: si tratta infatti di batterie più piccole, più sicure e che offriranno prestazioni notevolmente superiori rispetto alle unità di oggi. “Abbiamo più brevetti sulle batterie allo stato solido di qualsiasi altra società – ha poi aggiunto Kuzumaki e stiamo già progettando lo sviluppo di auto che utilizzano la nuova tipologia di batterie perchè puntiamo a centrare questo obiettivo prima della concorrenza”.
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