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Dossier Toyota, non solo ibrido: arrivano le elettriche

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    Dossier | N. 15 articoliAuto, tutte le novità e le tendenze

    Toyota, non solo ibrido: arrivano le elettriche

    Monovolume ad idrogeno. Svelato al salone di Tokyo a fine ottobre il concept Toyota Fine-ComfortRide ha un motore sistemato su ogni ruota alimentati da fuel cell e 1.000 km di autonomia
    Monovolume ad idrogeno. Svelato al salone di Tokyo a fine ottobre il concept Toyota Fine-ComfortRide ha un motore sistemato su ogni ruota alimentati da fuel cell e 1.000 km di autonomia

    Alla Toyota non basta più avere imposto su scala mondiale l’alimentazione ibrida e allo stesso tempo progettare una più ampia diffusione dell’idrogeno. Ai piani alto di uno dei Gruppi ai vertici del mondo prevedono, infatti, che il motore a combustione interna uscirà di scena entro il 2050 e che per allora soltanto il 10% delle automobili in circolazione sul pianeta avranno sotto al cofano un’unità ibrida. La previsione non è di un manager qualunque della galassia Toyota, bensì di Seigo Kuzumaki, il massimo responsabile della ricerca e sviluppo della casa giapponese e si fonda sulla convinzione che i costruttori d’automobili si aspettano nei prossimi anni l’arrivo di norme globali sulle emissioni sempre più stringenti in particolare per i motori diesel tanto che si vedono costretti ad accelerare lo sviluppo di modelli ad alimentazione elettrica a un ritmo tale che porterà più rapidamente del previsto alla fine alla vendita di vetture a combustione interna. Al momento, il gruppo giapponese coi suoi due brand Toyota e Lexus commercializza su tutti i mercati internazionali circa il 43% di tutti i veicoli elettrificati a livello mondiale. Il merito è, in particolare, della Prius che è il veicolo elettrificato più venduto al mondo con oltre 11 milioni di unità distribuite dal debutto nel 1997.

    Toyota ha in programma il lancio di un modello che anticipa una inedita famiglia di veicoli a propulsione completamente elettrica già a partire dal 2020. Non si tratta di una svolta che esclude una vita ancora lunga sia della tecnica ibrida o in prospettiva anche dell’idrogeno, ma una scelta inevitabile vista l’uscita di scena in tempi relativamente brevi del motore inventato da Rudolf Diesel. Se Toyota, poi, soltanto ora conferma in forma ufficiale l’intenzione di passare all’elettrico è anche perchè i primi modelli in arrivo utilizzeranno ancora batterie agli ioni di litio che come è noto sono in grado di garantire al massimo un’autonomia di circa 500 km. Ma il Gruppo Toyota conta di essere in grado di produrre batterie allo stato solido a cominciare proprio dal 2020. La disponibilità delle nuove batterie è considerato da Toyota un importante passo avanti nellacnologia : i nuovi accumulatori, infatti, sono più piccoli, ma anche più sicure oltre ad essere in grado di offrire delle prestazioni che saranno notevolmente superiori rispetto alle unità di oggi.

    Sempre nel 2020 e, dunque, in concomitanza con la svolta elettrica del Gruppo Toyota dovrebbero arrivare i primi sistemi di assistenza alla guida in autostrada, lasciando successivamente spazio alle future evoluzioni per quello di livello 4 o 5.

    A confermarlo è stato, nei mesi scorsi, Gill Pratt, responsabile del Toyota Research Institute di Los Altos nel “cuore” della Silicon Valley il quale ha spiegato che l’intenzione di Toyota è approcciare la guida autonoma con cautela. La casa intende, invece, entrare nelle auto autonome con l’Highway Teammate, sistema capace di prendere il controllo della vettura sulle autostrade, decidendo quando immettersi nel flusso di traffico o cambiare corsia. Da questa base di partenza deriverà un nuovo sistema di quarto livello, l’Urban Teammate che sarà in grado di gestire le fasi di guida su tutti i tipi di strada pubblica. L’obiettivo resta però quello di mantenere un approccio estremamente cauto rispetto alle cosiddette “driverless car” mettendo, invece, sempre al primo posto la sicurezza

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