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Dossier Arriva l’intelligenza artificiale a bordo della nuova Classe A

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    Dossier | N. 51 articoliSpeciale Ces 2018, così la tecnologia cambia l'automobile

    Arriva l’intelligenza artificiale a bordo della nuova Classe A

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    «Hey Mercedes, fa troppo caldo». E la temperatura a bordo dell’auto scende. «Hey Mercedes, posso usare le infradito oggi?» E una voce, naturale, risponde: «Oggi a Las Vegas piove e ci sono 12 gradi», mentre sul grande display a centro plancia compare il meteo con la grafica di un tablet di ultima generazione. No, non è l’auto del futuro, non è un’avveniristica interfaccia per auto improbabili senza guidatore che spesso esistono nelle mente di alcuni storyteller.

    È, invece, la nuova Mercedes Classe A, una vettura che, pronta al debutto definitivo di marzo al salone di Ginevra, ha fatto la sua prima apparizione in pubblico al Ces di Las Vegas, al salone delle tecnologia, proprio nella sua componete più innovativa: la plancia, anzi il sistema di infotainment digitale composto da ampi schermi touch che compongono l’architrave tecnologica.

    Abbiamo avuto modo di provare la nuova interfaccia utente battezzata MBUX (Mercedes-Benz User Experience), la capostipite di tutte le future vetture della stella a tre punte. Il sistema è davvero rivoluzionario per una serie di aspetti. A iniziare dall’assistente vocale “Hey Mercedes” sviluppato dalla casa tedesca con il supporto di Nuance, specialista in comprensione del linguaggio naturale: non funziona solo online come fanno i vari Apple Siri, Amazon Alexa o Samsung Bixby, bensì integra intelligenza e offline per funzionare sempre e comunque anche quando si guida dove la rete dati è assente o carente ed è in grado di apprendere e adeguarsi in modo predittivo alle esigenze del guidatore. Battezzato Linguatronic, questo sistema non è il solito assistente che permette di chiamare al telefono o rispondere a un messaggio, ma permette di gestire numerosi funzioni della vettura. Climatizzatore compreso.

    E soprattutto funziona bene e non costringe a dire a frasi fatte per impartire un comando. Insomma, è una vera applicazione di “intelligenza artificiale” applicata all’automobile.

    MBUX a dispetto del nome è semplice, intuitiva e smart e permette di parlare all’auto come si farebbe con una persona: consente di scegliere un brano musicale chiamando il nome dell’autore o pronunciando il genere. È anche possibile chiedere dove è un ristorante in zona (questo avviene con l’aiuto dell’app Yelp), alzare il volume, regolare il climatizzatore, o indicare al navigatore dove si vuole andare.

    Con MBUX, la casa di Stoccarda ha invertito le regole del gioco. Per una volta l’innovazione non parte dall’alto di gamma, dalla Classe S per esempio, bensì dall’entry level, cioè la Classe A.

    La rivoluzione digitale della “baby Benz” fa leva su schermi touch ad alta risoluzione. Ci sono due pannelli da 10.25 pollici: il primo è posto davanti al volante e fa le veci del cluster strumenti, il secondo posizionato al centro della plancia. Lo schema è quello del widescreen usato da Mercedes per i suoi modelli più recenti. Ma qui è tutto touch, anche se non manca un comando classico tipo trackpad posizionato sulla console. La reattività del touch è notevole e la velocità è volutamente non fulminea perché deve essere usata mentre si guida. Infatti MBUX è forse la prima interfaccia digitale pensata per il mondo dell’auto senza tentare di adeguare paradigmi funzionali del mondo degli smartphone e tablet all’ambiente automobilistico.

    Inoltre, il tutto è personalizzabile con temi simili a quelli che possiamo usare negli smartphone Android (tra l’altro MBUX è basata su Linux-Android) e le impostazioni possono essere poi memorizzate e richiamate dai vari utenti.

    Ovviamente il tutto è compatibile anche con Apple CarPlay e Android Auto. Il nuovo sistema di Mercedes, dal punto di vista hardware, monta un processore Nvidia Parker con 8 GB di Ram e Gpu Cuda dedicata. Integra anche Amazon Alexa e Google Assistant e dialoga con gli smartwatch.

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