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Dossier Nordea, la più grande banca scandinava, mette al bando i bitcoin

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    Dossier | N. 83 articoliCriptovalute: bitcoin e le altre

    Nordea, la più grande banca scandinava, mette al bando i bitcoin

    (REUTERS)
    (REUTERS)

    La più grande banca scandinava mette al bando le criptovalute. Nordea Bank ha annunciato oggi che a partire dal 28 febbraio chiederà di non fare trading su Bitcoin e sulle altre criptovalute a tutti i 31.500 dipendenti. La decisione - riporta l'agenzia Bloomberg - è stata assunta dal consiglio di amministrazione alla luce del fatto che si tratta di un «mercato non regolamentato». E potrebbe rappresentare un segnale che la European Banking Federation si stia preparando a modificare le propria posizione su questi strumenti.

    Nei mesi scorsi l'amministratore delegato di Nordea Bank, Casper von Koskull, aveva già espresso il suo scetticismo sulle criptomonete, definendo il Bitcoin una costruzione «assurda» che sfida ogni logica e accusandolo senza mezzi termini di essere usato a «scopo di crimini finanziari». L’unica eccezione alla nuova regola riguarda i dipendenti che già possiedono bitcoin, i quali potranno conservarli.

    Già la Danske Bank A/S, la seconda maggiore banca nordica, ha già annunciato di scoraggiare i propri dipendenti a operare sulle criptovalute, ma deve ancora valutare se prendere in considerazione un vero e prorpio bando. Né Nordea né Danske offrono ai loro clienti prodotti o piattaforme di trading su questi prodotti.

    La minaccia di Jamie Dimon
    Già il Ceo di Jp Morgan, Jamie Dimon, aveva minacciato lo scorso settembre che avrebbe licenziato qualunque trader della banca che avesse scoperto fare trading sul Bitcoin, dicendo che si trattava di una bolla pronta a scoppiare. Ma alle minacce non aveva fatto seguire i fatti.

    Fmi: vantaggi dalla blockchain
    Il Fondo monetario internazionale ha preferito non commentare sulle singole criptovalute come Bitcoin ma ha sottolineato che la tecnologia sottostante rappresenta uno «sviluppo interessante». Parlando da Davos, alla vigilia del World Economic Forum, Maurice Obstfeld, consigliere economico e direttore del dipartimento di Ricerca, ha detto: «Vediamo possibili vantaggi nella blockchain in termini di efficienza dei sistemi di pagamento e nell'inclusione. Vediamo anche che le criptovalute potrebbero portare a dei rischi. E' importante per i regolatori monitorare attentamente la situazione per fare in modo che i rischi non si materializzino».

    Bitcoin ancora debole sul mercato
    Sul mercato intanto si registra un avvio di settimana in calo per il Bitcoin, che perde oltre il 10% scendendo sotto quota 11.000 dollari, a 10.376 dollari secondo Coinbase. Perdite superiori al 10% per Ripple, Bitcoin Cash e Cardano, mentre Ethereum perde circa il 9% tornando sottto quota 1.000 dollari.

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