La variabile a vantaggio di Hyundai è la capacità di reinventarsi su ogni fronte, potendo disporre di tecnologie e piattaforme specifiche per qualunque forma di trazione. A Ginevra i temi caldi sono nuovamente idrogeno ed elettrico puro, due realtà condivise a livello globale (soprattutto la seconda). E che la Casa coreana mostra attraverso i modelli Nexo e Kona Electric. Vetture che oltre a confermare la volontà di ridurre le emissioni, certificano che Suv e crossover siano ancora una volta i trend del marcato.
Nexo si presenta ai nastri partenza con una piattaforma dedicata, evolvendo la meccanica di ix35 Fuel Cell. Uno schema che comprende pacco batterie, serbatoio di idrogeno e motore elettrico. Un trittico di elementi che assicura circa 800 km di autonomia, stando a quanto dichiarato da Hyundai. Nexo introduce il primo sistema di serbatoi unificati, che consentono di ottimizzare gli spazzi sotto il pianale. Il motore sincrono a magneti permanenti sviluppa 163 cavalli di potenza e 395 Nm di coppia motrice, che tradotti in prestazioni significa un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi e una velocità massima di 179 km/h. Nexo è poi frutto di diverse sperimentazioni relativamente alla guida autonoma di livello 4.
Più appetibile per il nostro mercato, essendo improbabile che l'idrogeno abbia un futuro commerciale dalle nostre parti, è la Kona Electric. Il Suv coreano mostra tutto il potenziale del pianale su cui è stata realizzata, che offre diverse tipologie di motorizzazioni, tra cui la novità dell'elettrico. Un elettrico che sulla carta può vantare un'autonomia di 482 chilometri per 204 cavalli di potenza massima. Numeri potenzialmente appetibili a chi l'auto la impiega anche fuori dalle mura urbane. Questi i dati delle versione più prestazionale. Perché è disponibile una seconda variante, la cui unità elettrica sviluppa invece 136 cavalli, garantendo un'autonomia di 312 chilometri. La dimensione del bagagliaio lascia qualche litro per strada, per dare spazio alla batteria ai polimeri di litio. Il dato si attesta infatti a 332 litri di volume. Mentre le differenze stilistiche con le Kona tradizionali privilegiano l'efficienza aerodinamica.
In realtà la rassegna svizzera segna un altro debutto importante, quello di Hyundai Santa Fe. Il Suv di grandi dimensioni della Casa coreana arriva alla quarta edizione. Una vettura completamente rinnovata sotto il profilo stilistico e non solo, ma che in realtà presenta una serie di motorizzazioni già note, sebbene puntualmente aggiornate e capaci di rispondere alla normativa Euro 6C. Le dimensioni di nuova Santa Fe la rendono ancora più imponente rispetto al passato: è lunga 4.770 mm e larga 1.890 mm). Aumenta anche la capacità di carico che sale 625 litri.
A Ginevra non potevano ovviamente mancare i concept, che rivelano la direzione stilistica e tecnica del Gruppo di Seoul. Novità che si rifanno pure alla vita di bordo, grazie all'Intelligent Personal Cockpit. Una plancia dominata da funzionalità che si rifanno al riconoscimento vocale basato sull'intelligenza artificiale (AI) e sull'internet delle cose (IoT).
In futuro i conducenti potranno regolare alcune operazioni legate alla propria casa direttamente dall'auto.
Avveniristico il prototipo denominato Fil Rouge, che mostra alcune soluzioni estetiche che vedremo prossimamente sui modelli a marchio Hyundai. Si tratta di una concept che vanta un rapporto tra le proporzioni basate sul rapporto aureo e che si palesa come una gran coupé a quattro porte molto filante. Portiere a libro e uno schermo flottante di fronte al conducente sono alcune delle specificità più originali.
© Riproduzione riservata