I numeri sono scritti nero su bianco. Una vera e propria Roadmap dell'elettrico per il Gruppo Volkswagen. Il ceo Matthias Muller a margine della presentazione dei buoni risultati 2017 – 10,7 milioni di auto vendute, ricavi record a 230,7 miliardi di euro – ha detto che «le cose si stanno muovendo velocemente. Un cambiamento radicale per Volkswagen che spinge a tutto acceleratore verso il futuro». Alla fine del 2022 la casa tedesca prevede di avere 16 stabilimenti solo per produrre veicoli ibridi e elettrici, in tutto il mondo. Il Gruppo al momento produce auto elettrificate solo in tre siti.

Per assicurare la fornitura di batterie adeguate all'aumento della produzione di queste auto Vw sta già stringendo alleanze con i produttori di pile in Europa, Corea e Cina. Contratti che prevedono la fornitura per un volume totale di 20 miliardi di euro. Nel 2025 grazie a queste forniture massicce di batterie di nuova generazione Vw prevede di costruire e vendere tre milioni di auto elettrificate, con 80 nuovi modelli elettrificati, di cui 50 totalmente elettrici.
Vw sta attuando il più grande cambiamento della sua storia, con 90 miliardi di investimenti già stanziati nei prossimi cinque anni: nell'elettrificazione, nel digitale, nella guida assistita e anche nell'evoluzione dei motori a combustione, diesel compreso. Anticipando nelle scelte, di fatto, tutti i competitor. «Il segreto del nostro successo? Non ci sono segreti. Solo duro lavoro», dice Müller. «Il dieselgate ci ha costretto a cambiamenti radicali, prima impensabili. Per noi è un nuovo inizio: abbiamo investito nel futuro per salvare i posti di lavoro. Il mercato ci sta dando ragione. Il 2017 è stato un anno eccellente per il Gruppo Volkswagen e i suoi brand. Siamo tornati a giocare in attacco e intendiamo rimanerci». Con l'obiettivo di arrivare entro il 2030 ad avere per ognuno dei 300 modelli in catalogo dei vari brand almeno una versione a pile. E offrire per quella data il catalogo più esteso al mondo di veicoli elettrici.

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