Dalla sesta stagione il Campionato di Formula E vedrà in griglia anche Porsche. La Fédération Internationale de l'Automobile (FIA) ha accolto la richiesta di Porsche di entrare nel novero dei costruttori di Formula E. Questo significa che il team della Casa di Weissach potrà continuare a lavorare allo sviluppo del suo propulsore elettrico, la cui omologazione è prevista per il 2019, che coinciderà con il lancio sul mercato della versione di produzione della concept car Mission E, la prima Porsche 100% elettrica.
Come già nel caso del progetto di sviluppo del prototipo 919 Hybrid per Le Mans, sarà Andreas Seidl a dirigere lo sviluppo e l'esecuzione del programma Formula E dal punto di vista tecnico.
“È già da tempo che in Porsche si discute delle possibilità e delle prestazioni delle vetture elettriche,” sottolinea Seidl. “Più i nostri ingegneri approfondiscono l'argomento, più si delineano soluzioni affascinanti. Non vediamo l'ora di avere a disposizione la nostra prima vettura, all'inizio del 2019, e di potervi collaudare il propulsore che abbiamo sviluppato.
La Gen2, la vettura da corsa presentata dalla Formula E a Ginevra all'inizio di marzo, è stata realizzata molto bene tecnicamente.”
La Formula E fornirà il telaio e il pacco batterie, mentre tutti i componenti del sistema di propulsione vengono sviluppati internamente dai concorrenti. Questo consentirà a Porsche di adottare soluzioni proprie per lo sviluppo di tecnologie chiave come, ad esempio, quelle che riguardano il motore elettrico, l'inverter, il sistema elettronico ‘brake by wire', la trasmissione, il differenziale, gli alberi di trasmissione, il monoscocca e i componenti delle sospensioni collegati con l'asse posteriore, l'impianto di raffreddamento e la centralina elettronica. L'efficienza energetica del propulsore non solo gioca un ruolo decisivo in una competizione che vede la partecipazione di molte delle principali case automobilistiche mondiali, ma è anche fondamentale per lo sviluppo delle vetture da strada.
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