La mostra sarà visitabile dal 19 maggio a dicembre 2018 durante gli orari di apertura al pubblico tutti i giorni tranne il martedì dalle 10.00 alle 18.00. La Coppa delle Mille Miglia, spesso definita “la corsa più bella del mondo”, è molto più che una competizione automobilistica di gran fondo su un circuito stradale. Le curve, i passi e i folli attraversamenti di paesi e città fra Brescia, Roma e di nuovo Brescia, sono il teatro di una sfida fra le vetture più veloci, i piloti più coraggiosi e le squadre più determinate. E' un racconto fatto di storie, personaggi, tecnologie, automobili, rischi e velocità. Alfa Romeo, con il record assoluto di 11 vittorie, è la protagonista di questa leggenda.
La scelta dell'itinerario Brescia-Roma-Brescia fa subito della corsa una prova estenuante e terribile. Le difficoltà date dalla lunghezza del tracciato sono rese ancor più gravi inserendo passaggi impegnativi come i leggendari passi della Futa e della Raticosa e gli insidiosi attraversamenti di città e centri abitati. Le vetture recano come numero di gara l'ora della partenza, che viene data prima alle vetture più lente, aggiungendo alla frenesia della corsa lo spettacolo dei sorpassi.
Elementi che danno vita a duelli epici, imprese ormai leggendarie e terribili incidenti, definendo l'immagine di una corsa da sempre banco di prova per le vetture e sfida ultima per i piloti. La prima edizione prende il via il 23 Marzo 1927 e si chiude con la vittoria della OM di Minoia-Morandi: l'Alfa Romeo dà buona prova, ma la RL ormai a fine carriera ottiene solo il settimo posto. Già dall'anno successivo, la storia dell'Alfa Romeo quella della “Freccia Rossa” si intrecceranno in modo indissolubile: oltre al record di 11 vittorie assolute, non si contano i piazzamenti, le vittorie di categoria e quelle “sfuggite” dopo una corsa al comando.
I regolamenti e i tracciati subiscono molte modifiche durante le 24 edizioni della corsa, con l'eccezione del 1940, quando la Mille Miglia viene disputata in circuito, dopo il grave incidente occorso nel 1938. Nel dopoguerra la corsa riprende, divenendo sempre più tecnica e veloce, fino al 1957, quando il terribile incidente della Ferrari pilotata da Alfonso De Portago, costato la vita all'equipaggio e ad 11 spettatori, porrà definitivamente termine alla gara.
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