I giovani sono sempre meno interessati all’acquisto dell’auto, mentre non sarebbero mai in grado di rinunciare al possesso di uno smartphone. Indipendente dalla fascia di età, device costantemente connessi sono nelle tasche di miliardi di persone, a conferma di un cambiamento senza inversione di rotta. Per questo motivo anche i costruttori automobilistici hanno capito il ruolo fondamentale dello smartphone all’interno di una vettura, aumentando giorno dopo giorno l’interazione tra i due oggetti. Dopo anni dove la connessione bluetooth rappresentava il punto più alto di collegamento, oggi la situazione è agli opposti. Grazie a protocolli come Apple CarPlay o Android Auto, è possibile riprodurre sullo schermo della vettura il desktop del proprio smartphone a partire dalle principali applicazioni. Questa possibilità, almeno sui modelli generalisti, stai mandando in pensione sistemi di proprietari di navigazione satellitare e tante altre applicazioni. Tra le novità recentemente annunciate da Apple c’è l’apertura ad applicazioni di terze parti, come Waze e Google Maps in arrivo in un futuro non troppo lontano anche su Apple CarPlay. Oltre all’insolita apertura di Cupertino verso realtà concorrenti, questa novità apre nuovi scenari molto attesi da chi utilizza quotidianamente in auto uno smartphone della mela.
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