La “formula” delle monoposto a propulsione elettrica si appresta a vivere con l'ePrix di New York un finale di stagione che
si annuncia davvero “elettrizzante”. Le venti monoposto al via si daranno, infatti, sabato e domenica battaglia sul tortuoso
circuito di Brooklyn in una doppia gara che servirà a stabilire il vincitore dell'edizione di questo anno.
Lungo 2,73 chilometri, il circuito nella Grande Mela, si snoda su 14 curve da percorrere in senso orario. Rispetto allo scorso
anno, gli organizzatori hanno effettuato delle modifiche di tipo migliorativo sulla base dei feedback che gli stessi piloti
hanno fornito. In particolare adesso la linea di partenza è stata spostata nella zona del molo e all'altezza del terminal
delle navi, mentre in precedenza era a Brownie Street. Ulteriori modifiche sono state effettuate alla chicane di curva 2-3
che ora è decisamente più scorrevole anche se si dovrà fare molta attenzione ai cordoli piuttosto alti, per non rischiare
danneggiare la vettura.
Il tracciato di Brooklyn è uno fra i più congeniali per le vetture elettriche: i rettilinei, infatti, sono piuttosto corti
visto che il più lungo è di circa 400 metri. Questo significa che sono richieste staccate molto violenti che però consentono
un consistente recupero di energia. A contendersi il titolo sono in particolare due piloti Jean-Eric Vergne, il favorito visto
che ha a sua disposizione un vantaggio di ben 23 punti su Sam Bird che con la sua DS Virgin Racing è il più agguerrito avversario.
Se però Vergne dovesse chiudere gara 1 con 30 punti di vantaggio in classifica sul suo avversario, il titolo verrà assegnato
anche senza la necessità di ricorrere a gara 2.
Nella lotta per l'assegnazione del titolo, però, è tornata di prepotenza anche l'Audi che è a soli 33 punti di svantaggio
e che potrebbe ribaltare il risultato finale se le prestazioni delle monoposto tedesche saranno quelle viste nelle ultime
corse. La vittoria di Lucas Di Grassi, in particolare, nell'ultimo appuntamento prima di New York a Zurigo ha ridato fiato
alle ambizioni di Audi. Da segnalare che l'anno scorso lo stesso Di Grassi trionfando nell'e.Prix svoltosi nella Grande Mela
si assicurò il titolo 2017. Ma visto che i titoli da assegnare sono due, quello piloti e quello costruttori la vettura di
Vergne messa a punto dal team cinese di Techeetah potrebbe assicurarsi l'altro premio in lizza. Insomma di tutto e di più.
Ma la tappa finale di New York segnerà anche un passaggio epocale per la sempre più apprezzata Formula E che, infatti, dopo
New York manderà in pensione la prima generazione di vetture e aprirà una nuova era per la categoria, tanto che dalla prossima
stagione sono in arrivo importanti novità sia dei costruttori partecipanti che per quanto riguarda le novità tecniche di nuova
introduzione.
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