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Dossier Identità digitale: tre livelli di sicurezza per lo Spid

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    Dossier | N. 2 articoliServizi e Pa online: lidentità digitale

    Identità digitale: tre livelli di sicurezza per lo Spid

    Il ricorso esclusivo all’identità digitale per l’accesso ai servizi pubblici. È questo lo scenario cui bisogna guardareper comprendere quale sarà il futuro in rete per cittadini e imprese che si vogliono interconnettere con la pubblica amministrazione. Se oggi sono “solo” 4mila le amministrazioni pubbliche che garantiscono la fruizione dei propri servizi online tramite Spid, a imporre l’esclusività saranno le regole. A questo, poi, si deve aggiungere che lo Spid diventerà presto lo strumento di identificazione riconosciuto a livello europeo e, quindi, diverrà necessario per accedere anche ai servizi pubblici in tutti gli Stati membri dell’Ue.

    L’utilizzo dello Spid
    Il sistema pubblico nazionale per la gestione dell’identità digitale (Spid) nasce per favorire la diffusione di servizi in rete sia per i cittadini che per i professionisti e le imprese. In effetti, tutti quelli che vogliono fruire in modo semplice e anche in mobilità di servizi erogati online possono, tramite un processo di identificazione pubblica, utilizzare una propria e unica identità digitale.

    Uno degli ulteriori scopi dello Spid è di consentire con una sola password di accedere a tutti i servizi online erogati sia da pubbliche amministrazioni che da privati. Questo secondo obiettivo - che si raggiungerà quando il sistema sarà a pieno regime e verrà utilizzato da tutti - consentirà anche il superamento della giungla di login e password che, allo stato attuale, caratterizza la vita di ogni cittadino telematico. Rivelandosi, dunque, un vantaggio per quest’ultimo.

    I livelli di accreditamento
    Lo Spid consente tre livelli di identificazione che danno accesso rispettivamente a servizi di informazione, di partecipazione a bandi e concorsi e di sottoscrizione di contratti. Per il primo livello l’accesso è garantito solo da un nome utente e da una password scelta dall’utente; per poter entrare nel secondo livello (con un grado di sicurezza maggiore) l’utente, oltre a un nome utente e password, deve invece inserire un codice temporaneo di accesso generato automaticamente e utilizzabile con un dispositivo (smartphone).

    A caratterizzare il terzo livello, quello con il più alto grado di sicurezza, è un log in che impiega ulteriori soluzioni e dispositivi (tra i quali, per esempio, c’è la firma digitale). Sarà quest’ultimo livello, in un prossimo futuro, a garantire l’accesso sicuro ai servizi di pagamento online.

    Accesso ai servizi pubblici

    Proprio per spingere i cittadini all’adozione concreta dello Spid, l’articolo 64 del Codice dell’amministrazione digitale, come modificato e integrato dal Dlgs 217/2017, prevede che le amministrazioni pubbliche dovranno utilizzare in via esclusiva lo Spid per identificare gli utenti dei propri servizi online. L’ obbligo, tuttavia, non è ancora in vigore: scatterà solo dopo la pubblicazione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri o del ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione.

    I servizi in rete
    Tra i servizi web disponibili tramite Spid ci sono, in molti casi, quelli anagrafici online (il Comune di Lecce fornisce, ad esempio, a ciascun cittadino la generazione di certificati e stato civile oppure la visura della posizione anagrafica elettorale); oppure servizi sanitari (ad esempio: la Regione Piemonte consente la prenotazione visite o ritiro referti medici, il cambio del medico) o, ancora, servizi giuridici (tra le altre, l’agenzia delle Entrate fornisce servizi di gestione e consultazione delle fatture elettroniche ovvero la gestione del modello 730 precompilato).

    L’accesso ai servizi viene effettuato attraverso il sito delle singole pubbliche amministrazioni, ma il portale dell’agenzia per l’Italia digitale, che dedica a Spid un’intera sezione, riporta tutti i servizi che gli sono stati notificati, consentendo così un indirizzamento diretto del richiedente.

    I servizi esclusivi
    Come già detto, dunque, nel prossimo futuro l’accesso a tutti i servizi erogati da pubbliche amministrazioni avverrà solo tramite Spid. In effetti, già adesso, esistono servizi dei quali è possibile fruire solo tramite l’identità digitale. Tra questi ci sono la carta del docente e il buono da 500 euro dedicato ai diciottenni. In particolare, i ragazzi nati nel 1999 e prossimamente i ragazzi nati nel 2000 possono fruire, con una preregistrazione su 18App all’indirizzo www.spid.gov.it, di una somma da spendere in cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi.

    L’interoperabilità europea
    L’Italia ha provveduto, sulla base delle regole europee del regolamento Eidas, a notificare alla Commissione europea lo Spid per il riconoscimento dell’identità digitale come strumento di accesso ai servizi digitali delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri. Il percorso di notifica, iniziato il 24 novembre 2017, si è concluso l’11 luglio 2018 durante il Cooperation network meeting presso la direzione generale Connect della Commissione europea. Nel corso di questo meeting l’Italia ha ottenuto il parere favorevole di tutti gli Stati membri.

    Presto, dunque, lo Spid abiliterà tutti i soggetti accreditati (cittadini e imprese) ad accedere non solo ai servizi delle Pa nazionali, ma anche quelle di tutta l’Unione europea.

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