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Dossier Generali attenta al debito delle Pmi

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    Dossier | N. 6 articoli Dove mettono i nostri risparmi

    Generali attenta al debito delle Pmi

    Una virata verso le Unit Linked è stata messa in atto da tempo anche da Generali, gruppo che ha come obiettivo di completare il passaggio al catalogo ibrido entro fine 2018. «Già a fine 2017 la raccolta multiramo è arrivata al 65% – spiega Giancarlo Bosser, capo del Vita di Generali Italia –. All’interno dell’offerta ibrida il prodotto di punta è Genera Equilibrio, che investe in gestione separata il 50% del premio, destinando il resto ad investimenti Unit Linked a controllo della volatilità».

    Ma la bussola per capire dove investe il Leone è rappresentata ancora dal decano fondo Gesav che alla fine del 2017 investiva ancora l’80% dei suoi 40 miliardi di dote su titoli obbligazionari o a reddito fisso. «Oltre ai titoli di Stato, negli ultimi anni anche le gestioni separate hanno riorientato l’attenzione su altre tipologie di investimento come l’obbligazionario e il debito di Pmi – spiega Bosser – . Con un occhio comunque sempre attento alla produzione di un flusso cedolare costante nel tempo, un elemento prioritario nelle gestioni separate che valorizzano i titoli al costo storico, e non ai valori di mercato, e dunque assorbono in modo diverso la volatilità dei mercati rispetto alle unit che valorizzano mark to market. Non manca nell’offerta una gestione separata in area dollaro sempre guardando al coupon». Mentre per quanto riguarda le azioni detenute direttamente dalla gestione Gesav ammontano a circa il 4,5%, in riduzione di circa mezzo punto rispetto all’anno precedente, la scelta ha privilegiato anche in questo caso l’erogazione dei dividendi.

    Le scelte vengono effettuate in linea con la politica di investimento di gruppo che prevede tra l’altro investimenti nel settore infrastrutture, un asset strategico per le compagnie.

    «Per quanto riguarda le gestioni separate relative a polizze ramo I, sia in forma ibrida che tradizionale, gli investimenti sono parametrati costantemente al profilo delle passività delle polizze in portafoglio con una duration media che consente di raggiungere un rendimento adeguato alle aspettative e tenendo conto delle garanzie offerte, che in Italia sono andate via via diminuendo».

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