Lo abbiamo visto il primo giorno di scuola. Sono ogni anno di più i genitori che condividono le foto del proprio figlio
senza pensare alle conseguenze. Del resto i tempi sono quelli che sono, lo smartphone ce l’hanno in mano quasi tutti e le
foto del proprio figlio sono un must senza tempo. L’effetto amplificazione dei social è solo un riflesso del proprio ego,
della comprensibile gioia nel condividere le emozioni o di entrambe le cose. Quindi aspettando che una generazione di star-a-loro-insaputa
chieda il conto ai loro genitori ecco una manciata di consigli per non fare danni o per farli in modo consapevole. I consigli
sono di McAfee, azienda specializzata nella sicurezza informatica che recentemente ha pubblicato un sondaggio, The Age of
Consent, dedicato alle problematiche relative alla pubblicazione online delle foto di bambini. Dai risultati del report emerge
che il 30% dei genitori pubblica sui social media una foto o un video del proprio bambino almeno una volta al giorno, con il
12% che pubblica anche quattro o più volte al giorno. La maggior parte dei genitori ha identificato i seguenti problemi associati alla condivisione di immagini online, tra cui pedofilia (49%), stalking (48%), rapimento (45%) e cyberbullismo (31%), ma molti genitori (58%) non considerano nemmeno
se il figlio è d'accordo sulla pubblicazione online della propria immagine. Infatti, il 22% dei genitori ritiene che il figlio sia troppo giovane per decidere se la propria immagine debba essere condivisa
online, e un altro 19% ritiene che debba sempre essere il genitore a decidere. Ma veniamo a noi e a nostri consigli.
Attenzione alla geolocalizzazione. Molti social network taggano la posizione di un utente quando viene caricata una foto. I genitori devono assicurarsi che
questa funzione sia disattivata per evitare di rivelare la propria posizione. Questo è particolarmente importante quando si
pubblicano le foto fuori casa.
Impostare regole di riservatezza. I genitori devono condividere le foto e gli altri post sui social media solo con il pubblico a cui sono destinate. Anche
se servizi come Facebook e Instagram hanno caratteristiche che permettono di condividere i messaggi solo con connessioni confermate,
tutto ciò che viene postato su un social network deve essere trattato come se fosse pubblico.
Stabilire regole di base con amici, familiari e bambini. Essere chiari con amici e familiari sulle linee guida quando si pubblicano le immagini dei minori. Queste regole possono
aiutare a evitare situazioni indesiderate come se un parente che condivide le foto senza autorizzazione esplicita. Non dimenticate
che queste regole di base dovrebbero applicarsi anche ai genitori per proteggere i bambini ritratti nelle immagini da imbarazzo,
ansia e anche cyberbullismo.
Prendere il controllo delle proprie informazioni personali. Il numero di violazioni dei dati segnalate continua ad aumentare, così come la possibilità di furto di identità. Per i bambini
che sono troppo piccoli per una carta di credito, i genitori dovrebbero bloccare il proprio accesso al conto per evitare qualsiasi
uso non autorizzato.
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