Gli assistenti alla guida sono già oggi un valido aiuto per ogni automobilista, partendo da chi affronta esclusivamente tratti urbani fino a chi percorre diverse migliaia di chilometri ogni anno. E questo e un grande vantaggio per le imprese e le loro flotte.
Grazie ad esempio a sistemi come la frenata d’emergenza, il numero di piccoli sinistri spesso causati dalla distrazione è diminuito notevolmente, e allo stesso tempo, molti pedoni non sono stati investiti grazie alla tecnologia presente a bordo. Analizzando il listino si scopre come un lungo elenco di modelli si dotato di sistemi di guida assistita in grado di assicurare un livello di guida autonoma pari a 2, oggi punto più alto a causa della normativa in corsa. Infatti modelli come l’ultima generazione di Audi A8 e A7 sarebbero già pronti a guidare da sola in determinate situazioni, ma il legislatore non permette di staccare entrambi le mani dal volante. Se due modelli tedeschi sono pronti al livello 3, per passare ai livelli successivi si dovranno aspettare ancora diversi anni, smentendo così improbabili annunci che vedevano una diffusione delle auto a guida autonoma già a partire dalla fine di questo decennio. Tornando ai sistemi Adas presenti a bordo, contribuiscono al benessere e alla sicurezza dell’utilizzatore; per questo motivo, al momento della configurazione delle vetture, è fondamentale ricordarsi l’importanza di accessori come il cruise control adattivo o il monitoraggio a 360 gradi della vettura. Oltre a migliorare la sicurezza, come ricordato, evitano diversi piccoli incidenti spesso capaci di generare fermi auto e disagi per l’utilizzatore.
L’evoluzione della guida autonoma non è però solamente legata alle novità proposte dai costruttori automobilistici. La vera partita si giocherà sui produttori di componenti, come conferma l’acquisizione da parte di Intel di Mobileye per la cifra record di 15.3 miliardi di dollari (al cambio pari a circa 14,4 miliardi di euro). L’azienda israeliana che si occupa di automatismi, mapping, intelligenza artificiale e analisi dei dati, entrerà a far parte dell’Automated Driving Group di Intel, producendo componenti da vendere alle case costruttrici per le auto a guida autonoma. Come ricordato da Amnon Shashua, amministratore delegato di Mobileye, il mercato della guida autonoma potrebbe valere entro il 2030 fino a 70 miliardi di dollari (65,7 miliardi di euro). Grazie alla guida autonoma nuove figure entreranno nell’automotive, come nel caso dell’azienda francese SmartMeUp specializzata nello sviluppo di “perception software” recentemente acquistata da Magneti Marelli.
Altro punto fondamentale è legato alla quantità e alla velocità di trasmissione dei dati, aspetto pronto a subire una vera rivoluzione con l’introduzione della tecnologia 5G.
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