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Dossier Formula E: ecco come è fatta la monoposto Gen2

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Dossier | N. 94 articoliSpeciale Formula E: gare, macchine e tecnologia

Formula E: ecco come è fatta la monoposto Gen2

Il 15 dicembre inizia la quinta stagione del Campionato di Formula E con l'ingresso delle monoposto di Gen2 e gare su circuiti inediti. Nella foto la nuova Audi FE05
Il 15 dicembre inizia la quinta stagione del Campionato di Formula E con l'ingresso delle monoposto di Gen2 e gare su circuiti inediti. Nella foto la nuova Audi FE05

Che la rivoluzione abbia inizio. La stagione più ricca di novità del Campionato di Formula E sta per prendere avvio, è la numero cinque. I cambiamenti riguardano le monoposto elettriche di seconda generazione (Gen2), la logistica delle gare e l’ingresso di nuovi team, a sottolineare quanto questo campionato non sia solo una sfida in pista ma anche un Lab tecnologico per le auto di serie.

Undici i team in gara, con l’ingresso di Bmw -fino ad ora partner tecnico di Andretti- che andrà ad aggiungersi alla lista dei costruttori auto che già hanno riscontrato in questo campionato la possibilità di sviluppare conoscenza tecnica da utilizzare per le auto da proporre sul mercato. Tra questi ricordiamo Audi, Jaguar, Nissan (fino allo scorso anno era presente il marchio Renault), Ds e Mahindra.

Da questa stagione cambia il regolamento e debutta la seconda generazione «Gen2»: una monoposto con una potenza di 250 kW (contro i 200 dello scorso anno), che scatta da 0-100 km/h in 2.8 secondi e una velocità massima di 280 km/h contro i 225 della Gen1. La potenza massima utilizzabile in fase di qualifica è di 340 cv e di 272 in gara, quando però può essere attivato il “FanBoost” che porta a una potenza di picco istantaneo di 340 cv. Novità di quest’anno è anche l’activation zone, aree lungo il tracciato in cui i piloti possono accedere a una configurazione della monoposto da 306 cavalli.

Anche il design cambia con l’introduzione dell’halo, la protezione frontale per la testa del pilota che ha già debuttato nella stagione 2018 sulle monoposto di Formula Uno. E ci sono anche alcuni team che hanno presentato dettagli aerodinamici particolari, come Audi che sulla e-tron FE05 elimina l’alettone e affida la deportanza a un ampio estrattore che le dona un look da Batmobile. E per quanto riguarda le batterie (fornite da McLaren Applied Technologies) è stata raddoppiata la capacità passando da 28 kWh a 54 kWh mantenendo una massa di circa 375 kg, per un totale di circa 900 kg con il pilota. Una migliore gestione e recupero dell’energia unita all’aumento della capacità delle batterie ha permesso al team francese Ds di offrire auto più adatte al mercato, come sarà per Ds7 Crossback E-Tense 4x4 e Ds3 Crossback E-Tense che saranno in grado di raggiungere un’autonomia di 320 km. Maggiore autonomia per le monoposto significa più giri; infatti da questa stagione non ci sarà più il cambio auto a metà gara.

I tredici appuntamenti si svolgeranno in circuiti, perlopiù tracciati cittadini e temporanei, dislocati in dodici città del mondo. Il calendario, infatti, prevederà avvio a Ad Diriyah (15 dicembre) e termineràcon la doppia finale a New York (13-14 luglio). Nell’intermezzo si gareggerà a Marrakech (Marocco, 12 gennaio), Città del Messico (Messico, 16 febbraio), Hong Kong (Cina, 10 marzo), Roma (Italia, 13 aprile), Parigi (Francia, 27 aprile), Monaco e Berlino (Germania, 11 e 25 maggio). Ogni ePrix avrà una durata di 45 minuti più un giro.

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