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Dossier Patek Philippe, evoluzione tecnica declinata al femminile

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Dossier | N. 40 articoliÈ tempo di orologi

Patek Philippe, evoluzione tecnica declinata al femminile

Doppio giro di diamanti. Il Patek Philippe Twenty~4 Automatic in oro rosa. Il prezzo è di 41.839 euro
Doppio giro di diamanti. Il Patek Philippe Twenty~4 Automatic in oro rosa. Il prezzo è di 41.839 euro

Il 10 e l’11 ottobre scorsi Milano è stata la cornice del lancio internazionale del Twenty~4 Automatic. L’orologio, che inaugura una nuova collezione femminile di Patek Philippe, è chiaramente ispirato al Twenty~4® del 1999, un modello rettangolare con bracciale tipo manchette, all’epoca assolutamente innovativo per lo stile ma anche per essere stato il primo orologio in acciaio e diamanti della manifattura.

Le due generazioni Twenty~4 condividono l’idea di un oggetto prezioso da indossare con assoluta disinvoltura in qualsiasi momento della giornata, rivolto a una donna contemporanea e sicura di sé, che indossa un orologio con diamanti per puro piacere personale, lontana da etichette o formalità. Al di là di questo terreno comune, tra i due oggetti ci sono importanti differenze: la più evidente riguarda la cassa, passata da un design rettangolare a una forma perfettamente rotonda; ma la novità più rilevante risiede nel tipo di movimento adottato, che nel caso del primo Twenty~4® è un movimento al quarzo, mentre nel nuovo è un movimento meccanico a carica automatica. In questa evoluzione è possibile leggere alcuni cambiamenti significativi degli ultimi 20 anni, di fatto riguardanti anche l’orologeria femminile, che oggi ha una clientela decisamente più informata, più esigente anche in relazione alle caratteristiche tecniche degli orologi, e dunque più incline a scegliere movimenti meccanici per i propri segnatempo, siano essi semplici o complicati, in quanto espressioni di un elevato savoir-faire, di una tradizione di eccellenza e di saperi artigianali.

Patek Philippe – manifattura indipendente con una produzione di circa 60.000 pezzi l’anno, di cui 52.000 orologi meccanici (12.000 a carica manuale e 40.000 a carica automatica) e 8.000 quarzi - ha interpretato più volte questo cambiamento, introducendo in diversi momenti nella sua prestigiosa collezione creazioni femminili di elevato contenuto tecnico. Valgano per tutti, in epoca recente, modelli come il Ladies First Chronograph (2009), l’attuale cronografo ref. 7150/250R, il Calendario annuale, l’Ora Universale, il Calatrava Pilot Travel Time. Tanti orologi nei quali il focus è innanzitutto sulla meccanica di alta qualità, sulla quale il brand ha fondato la sua reputazione e costruito la sua storia pressoché unica, fatta di profondo rispetto della tradizione ma anche di seria innovazione: un patrimonio tutelato, per così dire, attraverso il Sigillo Patek Philippe, marchio di qualità per gli orologi meccanici introdotto a partire dal 2009, che oltre a certificarne la qualità manifatturiera in base a un regolamento molto preciso e soggetto a istanze di sorveglianza indipendenti, di fatto ne garantisce l’assistenza a vita.

Da quanto detto non stupisce che per la nuova collezione femminile Patek Philippe abbia optato per uno dei suoi movimenti meccanici più affidabili, con funzione di data e di secondi centrali: è il calibro automatico 324 S C ad alta frequenza (28.800 alternanze/ora), con bilanciere Gyromax®, spirale Spiromax® in Silinvar®, rotore centrale in oro a 21 carati con carica unidirezionale, riserva di carica di 35-45 ore. Per esso ha disegnato una cassa di 36 millimetri di diametro, impermeabile fino a 30 metri; realizzata in oro rosa 18 carati oppure in acciaio, è impreziosita da un doppio giro di diamanti sulla lunetta che costituisce una cornice elegante per i diversi quadranti disponibili: blu, nero, marrone o argenté satinato, con numeri arabi applicati e lancette rivestiti di materiale luminescente. Fondamentale nell’estetica del Twenty~4 Automatic è il bracciale, in oro o in acciaio, le cui maglie riprendono i codici estetici del modello d’origine, ottimizzato grazie a un fermaglio déployante brevettato con quattro punti di aggancio indipendenti che ne impediscono aperture accidentali.

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