Dopo Basilea e Ginevra è arrivato il momento di Miami: dal 15 al 17 febbraio la città della Florida ospiterà la seconda edizione di Watches & Wonders. Organizzato dalla Fondation Haute Horlogerie in collaborazione con il Miami Design District Associates, l’evento si conferma come la più importante novità nel panorama degli appuntamenti legati all’orologeria. E i numeri sono lì a confermarlo con 17 nuovi marchi che hanno aderito all’iniziativa per un totale di 28 case orologiere presenti. La vera notizia è la partecipazione di tutti i principali gruppi, inclusi quelli del lusso, che operano nel mondo delle lancette. E così a Lvmh e Richemont si andranno ad aggiungere Kering con Ulysse Nardin e Girard Perregaux e Swatch Group che sarà presente con Omega.
Prove generali per dare il via a una grande rassegna orologiera? Presto per dirlo, anche se gli indizi ci sono tutti. Gli Stati Uniti, trainati da un’economia in ripresa e da un cambio dollaro/euro favorevole, sono oggi un’area sempre più strategica per le lancette elvetiche. I dati della Fédération de l’industrie horlogère suisse riguardanti l’export non lasciano spazio a dubbi: cresciuto del +6,5% dall’inizio dell’anno, a settembre il mercato americano vale 1,6 miliardi di franchi svizzeri, e attualmente precede la Cina ed è secondo dietro ad Hong Kong. A tutto questo si aggiunge il fatto che negli Stati Uniti a oggi manca una vera e propria rassegna dedicata al mondo del tempo. Questo spiega perché Watches & Wonders ha tutte le carte in regola per diventare l’evento di riferimento per il mercato americano. La chiave vincente finora è stata sposare una formula che al tradizionale spazio espositivo abbina tutta una serie d’iniziative ed eventi collaterali destinati a coinvolgere pubblico e clienti. Azzeccata anche la scelta del periodo che coincide con il President’s Day e sfrutta la concomitanza con il Miami Yacht Show, che richiama un gran numero di turisti nella città della Florida.
Da Miami a Città del Messico il passo è breve. Qui i riflettori si accendono sul Siar, considerata la rassegna più importante del Centro America. I marchi presenti all’ultima edizione che si è svolta a ottobre erano 42. Il numero dei visitatori è passato dai 2.600 dello scorso anno agli attuali 4.100. Tra le ragioni del successo una cultura orologiera che in Messico sta conoscendo uno sviluppo molto rapido, stimolata anche da un’attenzione delle case orologiere nel proporre serie limitate (all’ultima edizione erano ben 20) concepite per questo mercato e apprezzate dal pubblico.
E l’Italia? Non sta certo a guardare. VicenzaOro ha registrato il ritorno del mondo delle lancette al quale è stato destinato uno spazio espositivo dedicato. «Il progetto The Watch Room nasce con l’obiettivo di offrire un ulteriore servizio ai buyer della gioielleria che resta il focus principale - commenta Marco Carniello, direttore della divisione Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group -. Il criterio di selezione è stato impostato sulla volontà di focalizzare l’attenzione sia su brand indipendenti conosciuti sia su realtà meno note ma in target con le esigenze della clientela di VicenzaOro». E così accanto a Locman, Louis Erard e Victorinox c’erano marchi come, per esempio, Masera Design e We Wood, quest’ultimo distintosi per aver concepito orologi da polso creati con legni di recupero completamente biodegradabili.
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