Se c’è un mercato in piena salute e che continua a crescere, questo è quello dei dispositivi da polso, che comprende sia gli smartwatch sia i fitness band.
In un rapporto di Conterpoint research, per il 2018 si stimano 141 milioni di pezzi venduti nel mondo, il che significa che in soli due anni il mercato si è quasi quadruplicato, visto che nel 2016 le unità spedite in tutto il mondo erano state 38 milioni. Il tutto grazie agli ultimi modelli che integrano la connettività LTE e che di fatto slegano l’utilizzo dello smartwatch dalla connessione a uno smartphone.
A dominare il mercato con il 41% delle vendite è sempre Apple, grazie soprattutto alle vendite dell’Apple Watch aumentate rispetto a un anno fa del 17%. Il dato strano è che l’Apple Watch più venduto è il primo modello della serie, probabilmente grazie ad un prezzo ora più accessibile. L’ultimo Apple Watch 4 è proposto con cassa da 40 e 44 mm, ma non abbandona il design con schermo quadrato e bordi arrotondati. Per il nuovo Watch 4, Apple ha ridotto le cornici intorno allo schermo e ha ottenuto così un display più ampio rispetto ai modelli precedenti. La versione più economica, con solo GPS e cassa da 40mm, costa 469 euro, mentre la più costosa (cassa da 44mm e GPS più LTE) arriva a 569 euro.
Al secondo posto, passando dall’8% al 21% di vendite in un solo anno, c’è Fibit. Il terzo posto è occupato da Fossil, mentre al quarto si affaccia un nuovo brand cinese, AmazFit, che fa capo al gruppo Xiaomi.
Bene anche Garmin, con vendite in crescita del 35%, che gli permettono di inserirsi, con il 3% sul totale, al quinto posto. L’azienda deve molto del suo successo agli smartwatch dedicati particolarmente a chi fa attività all’aria aperta. Un esempio è il nuovo Garmin fēnix 5X Plus, che offre un’illuminazione a LED del display garantendo una perfetta leggibilità anche sotto la luce diretta del sole. L’innovativa funzione ClimbPro consente di analizzare direttamente dallo smartwatch il numero di salite che si effettuano, la velocità verticale e la pendenza da affrontare. Altra novità è la presenza di pulsossimetro integrato che rileva e analizza la quantità di ossigeno nel sangue. Proposto con cassa da 51 mm, spicca l’elegante e ultraleggera versione “Sapphire Carbon Titanium” in vendita al prezzo di 1.150 euro.
Arranca Samsung, che cala anno su anno del 43%, attestandosi al sesto posto con solo il 2% delle vendite globali. Tutte le speranze del marchio sudcoreano sono riposte nel nuovo Galaxy Watch, che riprende la nomenclatura degli smartphone abbandonando il nome Gear. Questo modello è dotato di un display Super Amoled da 1,3 pollici con 360 x 360 pixel di risoluzione e spicca per un design moderno che lo fa sembrare un lussuoso orologio da polso analogico. Non manca il sensore NFC che si abbina a Samsung Pay, la soluzione per i pagamenti contactless dell’azienda coreana. Samsung Galaxy Watch con cassa da 46mm è disponibile al prezzo di 329 euro.
Huawei ha da poco lanciato il nuovo smartwatch Watch GT basato si un sistema operativo proprietario Lite OS compatibile sia con smartphone Android, sia iOS.. L’autonomia pari a ben 30 giorni che se non si utilizzano GPS e reti mobile. Se invece serve utilizzare quest'ultimi, la durata della batteria scende a 22 ore. Una via di mezzo, con alcuni sensori attivi permette di arrivare a 15 giorni di utilizzo. Lo schermo è tondo da 1,39”, la cassa tta in acciaio inossidabile e ceramica. Costa 200 euro. Huawei nei bracciali fitness band propone Band 3 Pro (100 euro)con display a colori touch screen.
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