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Dossier Watch Lab conquista i Millennials

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Dossier | N. 40 articoliÈ tempo di orologi

Watch Lab conquista i Millennials

Da sinistra: Mockberg con cassa tonda da  34 mm e cinturino in maglia Milano; Mvmt con  cassa tonda da 41 mm e quadrante blu
Da sinistra: Mockberg con cassa tonda da 34 mm e cinturino in maglia Milano; Mvmt con cassa tonda da 41 mm e quadrante blu

Nuovi brand e nuove tendenze per movimentare il mercato italiano dell’orologeria. Puntando a un segmento di mercato stylish e, insieme, accessibile che permette di vivere il segnatempo come un accessorio di moda. Da cambiare assecondando i propri desideri e, perché no, il proprio look. Con questo obiettivo, nel 2015, i fratelli Luca e Mario Giglio, complice una storia familiare nel mondo dell’orologeria, hanno fondato Watch Lab, giovane società con sede a Milano che importa e commercializza sul territorio italiano marchi di orologi internazionali.

Il successo è arrivato fin da subito con i marchi Daniel Wellington ed Henry London. Il primo è un brand svedese di orologi da uomo e da donna che ha conquistato il pubblico - anche grazie all’uso dei social media, con una testimonial del calibro di Kendall Jenner - con i suoi modelli eleganti, senza tempo, con il cinturino Nato a fare da leitmotiv, e proposti a un prezzo accessibile; il secondo, invece, un marchio britannico, sempre con proposte sia da uomo sia da donna, che guarda alle atmosfere retrò ma anche ai desideri dei consumatori più contemporanei. Uno su tutti: la personalizzazione. I modelli Henry London, anch’essi in vendita a prezzi abbordabili, possono essere resi unici, per esempio, con un messaggio inciso sul retro della cassa.

Watch Lab, in questi tre anni, è cresciuto. E continua a farlo: «A fine 2018 registreremo una crescita dei ricavi rispetto al 2017 - spiega Nicola Bobbio Pallavicini, general manager che è al fianco dei fratelli Giglio fin dall’inizio di questa avventura imprenditoriale come business partner -. Dovremmo terminare l'anno prossimo al di sopra dei 15 milioni di euro di fatturato».

A dare la spinta al business sono anche i nuovi brand nel portfolio di Watch Lab:  Molkberg, Buddha to Buddha e Mvmt. Si tratta di realtà diverse, tutte al debutto sul mercato nazionale, che sono accomunate da almeno due fattori: l’appeal contemporaneo e l’originalità.

Mockberg , che è sbarcato in Italia a settembre, è un marchio di orologi da donna assemblati a mano in quella che fin dal Settecento viene considerata la regione storica degli orologiai svedesi, la Dalarna. I segni distintivi di questo marchio sono due: alta qualità dei meccanismi e dei materiali ed estetica minimal e funzionale. Il modello Original, per esempio, è proposto in versione silver, gold e rosé, con l’opzione cinturino di pelle o bracciale mesh per un effetto retrò chic. La cassa è disponibile in tre dimensioni diverse: la “classica” 34 mm, la versione grande da 38mm e la Petite da 28 millimetri.

La cifra del marchio californiano Mvmt è diversa: gli orologi di quest’etichetta sono pensati per globetrotter contemporanei alla continua caccia di avventure. Nato nel 2013 da un’idea di Jake Kassan e Kramer Laplante con un affaccio esclusivamente digitale al mercato, Mvmt sarà venduto per la prima volta nei negozi fisici proprio in Italia, grazie alla partnership con Watch Lab.

Il brand dialoga con un pubblico giovane, perlopiù di Millennials, e si pone come punto d’incontro tra moda e design declinati in una collezione di segnatempo per uomo e per donna. Le collezioni femminili sono tre - Mod, Boulevard e Nova - mentre quelle maschili sono cinque: Chrono Collection 45mm, Chrono Collection 4omm, Classic Collection, Revolver Collection e Voyager Collection. Anche in questo caso i prezzi sono accessibili, sotto i 150 euro.

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