Il solare è da tempo una priorità per portare elettricità alle comunità rurali dell'Africa, spesso scollegate dalle reti elettriche
nazionali. Nel tempo, si sono
interessati allo sviluppo del solare grandi agenzie per lo sviluppo come il progetto Power Africa di Usaid, produttori di
energia indipendenti (Independent Power Producers, Ipp) che hanno visto un'opportunità in un settore in crescita, e musicisti
come Akon, che ha offerto una nuova prospettiva con la sua iniziativa Lighting Africa.
Questi progetti – assieme a un quadro politico favorevole e a grossi investimenti – hanno contribuito ad abbassare drasticamente
i prezzi dell'energia solare nel
continente, portando alla previsione che il fotovoltaico sarà una delle forme di
energia meno costose in Africa entro il 2030. Ma se da lato questi progetti hanno
avuto un impatto, la realtà è che continuano a esserci 620 milioni di persone senza elettricità in Africa. In questo contesto,
c'è una soluzione semplice ma efficace per portare l'energia solare a tutto il continente che si sta facendo strada: sistemi
solari a prepagate.
Energia a buon mercato
Le banche, e più recentemente le piattaforme fintech e i fornitori di servizi finanziari per smartphone, hanno permesso ai soggetti economici più piccoli di accedere alle tecnologie solari. Attraverso prestiti di microcredito, famiglie e piccole imprese sono state in grado di comprare pannelli solari per soddisfare il loro fabbisogno energetico. Ma spesso i prestiti sono stati associati a richieste di garanzia molto alte e a tassi di interesse altrettanto alti – limitando l'acquisto di pannelli solari su larga scala.
L'energia solare prepagata, come suggerisce il nome, funziona in modo simile alle prepagate per cellulari, e permette ai clienti di acquistare energia solare da pannelli non collegati a reti nazionali. Nei pannelli è installato un programma che facilita questo tipo di pagamenti, noto come prepagate (Pay-As-You-Go), e in Africa le aziende hanno distribuito sia il software sia i pannelli solari negli ultimi 10 anni. La tecnologia permette ai clienti di evitare grossi investimenti di partenza e interessi su prestiti e debiti, e questo ha spianato la strada all'adozione di pannelli solari. Da un lato, i consumatori non devono più farsi carico degli oneri finanziari; dall'altro la tecnologia ha avuto un impatto ambientale in tutto il continente.
Un settore sempre più sofisticato
Sin dalla loro introduzione, i sistemi solari a prepagata sono cresciuti costantemente in Africa, e alcune recenti acquisizioni e altre attività nel settore indicano che questa crescita non si fermerà presto. A oggi, il settore ha raccolto oltre 600 milioni di dollari di fondi. Due recenti acquisizioni hanno dato un'idea più precisa del potenziale del mercato: il colosso dell'energia francese Engie ha ottenuto la tecnologia acquisendo Fenix International, e la Mobisol, con sede a Berlino, ha comprato l'azienda di software per pannelli a prepagata Lumeter.
Queste acquisizioni sono un segnale della maturità crescente del settore, con grandi aziende come Engie che tentano di diversificare la propria offerta acquisendo servizi innovativi, tra cui il sistema a prepagata. L'inclusione in grandi aziende ha permesso ai produttori di specializzarsi ulteriormente, perché non devono più preoccuparsi di ciò che è al di fuori delle loro competenze. Infine, le acquisizioni potrebbero confermare ad altre aziende e investitori la profittabilità del settore e stimolare nuovi investimenti.
Le conseguenze per i clienti dovrebbero essere sistemi più efficienti e meno costosi. Il sistema a prepagata offre energia
solare molto più a buon mercato, ma i prezzi rimangono troppo alti per chi ha più bisogno. Lyndsay Handler, Ceo di Fenix International,
racconta che solo la metà delle famiglie in Uganda si può permettere i servizi della sua azienda, che è una delle meno care
nel settore. Un numero più alto di attori sul mercato – da start up a colossi dell'energia – potrebbe contribuire ad abbassare
ulteriormente i prezzi. Per esempio, Engie spera di portare elettricità ad almeno 20 milioni di persone entro il 2020. “L'estensione
delle reti nazionali, insieme con nuove mini-reti locali e sistemi solari domestici, potrebbe essere una soluzione a portata
di mano per raggiungere il settimo Obiettivo dello Sviluppo Sostenibile dell'Onu: fornire a tutti energia moderna, sostenibile,
stabile e a buon mercato,” ha
detto Yoven Mooroven, Ceo di Engie Africa, a Esi Africa.
Non bisogna ignorare l'impatto ambientale di questi sviluppi. Fornendo un accesso a basso costo all'energia solare, i sistemi a prepagata porteranno i consumatori ad abbandonare fonti di energia più tradizionali come le lanterne a kerosene. I sistemi solari a prepagata sono migliori di soluzioni tradizionali sia dal punto di vista ambientale che da quello economico: il produttore di sistemi solari domestici MKopa, con sede in Kenya, ha stimato che le famiglie che passano dal kerosene al solare risparmiano in media 750 dollari in quattro anni, e riducono le proprie emissioni di CO2 di oltre 1,3 tonnellate nello stesso periodo.
I più grossi ostacoli nel settore sono le catene di distribuzione, e la mancanza di
finanziamenti per far crescere le aziende. Raggiungere clienti in zone rurali
dell'Africa continua a essere un ostacolo alla crescita delle aziende – un problema in comune con altri settori. E se le recenti
acquisizioni suggeriscono una possibile maggiore disponibilità di fondi, l'accesso a finanziamenti e capitali rimane un ostacolo
quasi insormontabile.
Anche se i miglioramenti nel settore del solare a prepagata hanno aumentato la diffusione dell'energia solare in Africa, l'entusiasmo
che circonda il settore
dev'essere tradotto in una crescita sostanziale per far sì che il continente raggiunga gli obiettivi dello sviluppo.
Questo articolo è pubblicato nell’ambito di Solutions&Co, un’iniziativa internazionale e collaborativa tra venti testate giornalistiche da tutto il mondo focalizzata sulle imprese che stanno sviluppandosi oltre lo stadio di startup nella lotta contro il climate change. Trovate altre storie qui.
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