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Dossier Jeep con Gladiator ora lancia la sfida sui pick-up premiun

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    Dossier | N. 39 articoliAuto, tutte le novità in arrivo nel 2019: è boom di suv e ibride

    Jeep con Gladiator ora lancia la sfida sui pick-up premiun

    C’era grande attesa negli Usa per l’esordio al Salone di Los Angeles del pick-up di Jeep, il Gladiator un modello di dimensioni medie per gli standard degli utilizzatori americano. Ma che mancava alla casa statunitense dal 1986, quando uscì di produzione lo Scrambler, tanto da rappresentare una svolta non soltanto per la Jeep che vedrà aumentare le proprie vendite in Nord America, ma anche per Fca che da tempo a messo al centro della propria offerta proprio il brand Jeep. Il Gladiator sarà in vendita negli Stati Uniti fra aprile e giugno 2019, ma è già stato annunciato che dal 2020 arriverà anche in Europa, dove troverà rivali del calibro Mercedes Classe X e Volkswagen Amarok, rispetto ai quali ha dalla sua il fatto di derivare da un modello icona dell’off-road: la Wrangler da cui riprende la linea oltre che la tecnica e la capacità in fuoristrada. Ma il Gladiator potrebbe rivelarsi un modello in grado di far crescere il tatto di internazionalità di Jeep in particolare nei mercati asiatici nei quali questa tipologia di vettura va per la maggiore. Un altro modello di successo, dunque, voluto fortemente da Mike Manley che ha dovuto mancare il lancio al Salone di Los Angeles per il suo primo importante debutto nel ruolo di successore di Sergio Marchionne alla guida del gruppo Fca.

    A Torino, infatti, quasi lo stesso giorno, il 29 novembre, del debutto del Gladiator a Los Angeles Manley era atteso da una delle tante scommesse che lo aspettano nei prossimi anni: quella di puntare sull’Italia. E la risposta è stata forte: i cinque miliardi di investimento promessi garantiranno infatti la piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani e il lancio di 13 modelli, dei quali 4 completamente nuovi, la 500 elettrica a Mirafiori. Ilsuv compatto Alfa Romeo a Pomigliano, il suv medi di Maserati a Cassino e Jeep Compass a Melfi oltre a 9 restyling. Che ha significato onorare l’impegno preso il primo giugno scorso da Sergio Marchionne a Balocco.

    Ma torniamo al nuovo pick-up di Jeep e alle sue qualità con le quali dovranno fare I conti anche i concorrenti. Il Gradiator, infatti, in grado di superare guadi profondi fino a 76 cm e ha una piastra sotto il motore per ripararlo dal pietrisco e un fascione anteriore poco avvolgente, ideale per non “strusciare” sul terreno quando si affronta un passaggio ripido. Non mancano poi la barra anti-rollio scollegabile per aumentare l’escursione delle ruote in fuoristrada e due tipi di trazione integrale, Command-Trac 4x4 e Rock-Trac 4x4 che include il bloccaggio dei differenziali anteriore e posteriore tramite tasti nella consolle. Fra le specificità del nuovo Gladiator ci sono il parabrezza ripiegabile, le porte smontabili e il tetto in tela. I designers di Jeep hanno mantenuto inalterato lo stile della Wrangler ultima arrivata, tanto che sul Gladiator ritroviamo i fari anteriori rotondi e la classica mascherina con sette feritoie tipica della brand americano. A cambiare sono l’interasse e la zona posteriore: la distanza fra le ruote anteriori e posteriori del Jeep Gladiator è stata maggiorata di 49 cm, mentre il lungo cassone è in grado di trasportare fino a 725 kg di merce, cambia invece la sagoma laterale dell’auto e la fa sembrare ancora più imponente. Da segnalare la gamma di accessori dedicati appositamente al Gladiator. Per la guida in fuoristrada, ad esempio, sono previsti un assetto rialzato di 5 cm, le portiere tubolari che sostituiscono quelle complete, le luci Led aggiuntive, i paraurti modificati con supporto per il verricello, i cerchi di lega da 17” con gomme dedicate, i kit d’aspirazione e di scarico e le grafiche per la carrozzeria. Nella zona dietro si spazia dal rivestimento del cassone ai sistemi per stivare e fissare il carico con divisori e cassettiere con serratura, fino alle rampe per caricare veicoli e ai vari sistemi per chiudere il vano con coperture morbide o rigide. Sono previste anche delle barre da agganciare lateralmente per il trasporto dell’attrezzatura sportiva sopra al cassone stesso, mentre nell’abitacolo vengono offerti i rivestimenti di pelle e i tappetini reversibili. La Mopar ha, infine, previsto anche una sorta di tendalino da montare quando viene rimosso il tetto della vettura, in modo da offrire protezione senza rinunciare alla ventilazione naturale nell’abitacolo, elemento unico del Gladiator rispetto ai concorrenti.

    Negli Usa il pick-up Jeep è ordinabile col motore a benzina V6 di 3.600 cc da 289 cv, mentre dal 2020 si potrà avere il turbodiesel V6 di 3.000 cc da 264 cv.

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