Una cultura che mira all’essenzialità e all’eleganza. È quella giapponese. E questa viene rispecchiata da Mazda, marchio nipponico che possiede una lunga storia alle spalle ma ancora giovane in Italia. Nel Belpaese, infatti, non ha ancora raggiunto livelli di volumi elevati ma, nonostante questo, continua a proporre modelli che si contraddistinguono per le soluzioni tecnologie adottate e per l’originalità nel design.
Negli anni il marchio si è fatto strada con la roadster più venduta al mondo, ora giunta alla quarta generazione: la Mx-5, che per i più appassionati viene riconosciuta con il nome di Miata. E proprio in Italia, in Umbria (Todi) per la precisione, è presente un “parco giochi” per gli appassionati: Miataland, la più grande collezione della spider giappo che può anche essere provata in itinerari ad hoc lungo le colline.
Ma tornando al marchio, da ora inizia una nuova era. Al Los Angeles Auto Show 2018 è stata presentata la nuova generazione di Mazda3, la compatta che mostra il design più evoluto del linguaggio stilistico «Kodo» oltre ad adottare soluzioni tecniche sofisticate.
Si tratta di un modello centrale per la casa di Hiroshima. Il lancio della prima generazione avvenne nel 2003 e da allora sono state vendute oltre 6 milioni di unità in tutto il mondo. Questo evidenzia le aspettative che oggi vengono riposte nella nuova generazione. Ma non si tratta solo di un nuovo modello. Dalla progettazione di Mazda3, infatti, sorge anche una nuova era per il marchio che mira ad accentuare il valore dell’esperienza di possedere la vettura.
Un valore che ha le sue radici nel legame tra il marchio e la cultura giapponese. Infatti, il Kodo Design viene definito come espressione massima dell’estetica giapponese. Una linea semplice e unica con lievi ondulazioni che conferiscono vitalità all’estetica attraverso i movimenti della luce e i riflessi.
La nuova generazione di Mazda3 adotta anche l’inedita Skyactiv-Vehicle Architecture, un insieme di soluzioni che mirano a offrire il massimo del comfort agli occupanti. Ricordiamo che al centro della progettazione c’è sempre il Jimba Ittai (tradotto come Drive Together), ovvero la relazione sinergica tra cavallo e cavalieri, in questo caso l’armonia tra auto e guidatore che fa in modo che quest’ultimo si senta l’auto “cucita” su misura. Proprio sulla nuova nata, questo legame viene estremizzato sia dal punto di vista ergonomico sia tecnologico, grazie a un’interfaccia digitale di massimo livello che debutta sul nuovo sistema di infotaiment Mzd Connect.
Fa parte dei rinnovamenti anche la gamma motori, che includono Skyactiv-G, Sktactiv-D e Skyactiv-X. Di particolare interesse quest’ultimo, in quanto propulsore a benzina con autoaccensione; ovvero, una sintesi tra una unità tradizionale sovralimentata a iniezione diretta benzina e un turbodiesel. Una soluzione che permette la riduzione dei consumi del 30% rispetto a un benzina tradizionale. Il lancio di questo propulsore rientra nella strategia Sustanaible 2030 della casa giapponese poiché formerà il primo sistema propulsivo mild-hybrid con impianto a 24V. Precederà quelli ibridi puri e quelli elettrici range-extender, anch’essi integrati da motori termici.
Non è nuova Mazda a innovazioni nei propulsori, ricordiamo infatti che negli anni cinquanta-sessanta aveva proposto il motore rotativo (Wankel) per le auto sportive. La particolarità era nel fatto che pistone invece che un moto rettilineo alternato aveva un movimento rotatorio intorno ad un asse all’interno della camera di combustione.
Mazda3 arriverà in Italia solo in versione hatchback e il debutto è previsto a inizio 2019. Le prime consegne saranno destinate al mercato Nord Americano per essere poi proposta in tutto il mondo.
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