1) Quando si potrà fare domanda per il reddito di cittadinanza?
Dal 1°marzo può essere richiesto anche con modalità telematiche negli uffici postali o ai Centri di assistenza fiscale convenzionati
con l'Inps. Sarà l'Istituto nazionale di previdenza sociale a verificare entro cinque giorni lavorativi il possesso dei requisiti
per l'accesso. Spetta, invece, ai Comuni la verifica dei requisiti di residenza e soggiorno. L'esito delle verifiche è comunicato
dall'Inps. Ma può anche essere l'Inps stessa ad avvisare i nuclei familiari che ne hanno diritto perché, a seguito dell'attestazione
dell'Isee, presentano valori dell'indicatore compatibili con l'accesso al sussidio.
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2) Quali sono i criteri per ottenere il reddito di cittadinanza?
Il reddito è riconosciuto a nuclei familiari in possesso di cittadinanza italiana o di Paesi dell'Unione europea, residenti
in Italia in via continuativa da almeno 10 anni, con un valore dell'Isee inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio
immobiliare - diverso dalla casa di abitazione- non superiore a 30mila euro, un patrimonio mobiliare non superiore a 6mila
euro (accresciuto di 2mila euro per ogni componente familiare successivo al primo fino ad un massimo di 10mila euro, incrementato
di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo). Questi massimali sono incrementati di 5mila euro per ogni
componente con disabilità.
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3) L'Isee è l'unico criterio?
No, un altro criterio è il valore del reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, crescente in base alla composizione
del nucleo familiare. La soglia è di 9.360 euro se il nucleo familiare è in affitto.
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4) In cosa consiste il beneficio?
Il beneficio economico è erogato attraverso una Carta Rdc che permette di effettuare prelievi di contante entro un limite
mensile di 100 euro per un singolo individuo (l'importo cresce in base alla composizione del nucleo familiare). Non si potrà
utilizzare per il consumo di beni e servizi provenienti dal gioco di azzardo che portano alla ludopatia; in questo caso il
beneficio viene revocato. I beneficiari del sussidio avranno anche le agevolazioni delle tariffe elettriche e per la fornitura
del gas naturale previste per le famiglie economicamente svantaggiate.
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5) Quanto viene riconosciuto?
Il reddito di cittadinanza è costituito da una integrazione al reddito con importo variabile in base al numero di componenti
del nucleo familiare (da 500 euro mensili per 1 componente a 1.050 euro per 3 adulti e 2 minorenni), a cui si aggiungono 280
euro di contributo mensile all'affitto.
6) Le sanzioni per chi fornisce formazioni false?
Chi per ottenere il Rdc con dolo fornisce dati e notizie false, incluso l'occultamento di redditi e patrimoni ai fini Isee,
o dichiarazioni fiscali, è punito con la reclusione da 1 a 6 anni, oltre alla decadenza dal beneficio e al recupero di quanto
indebitamente percepito (anche in assenza di dolo). In caso di dolo il Rdc non potrà essere richiesto per 10 anni. La sanzione
penale è estesa anche a soggetti terzi che collaborano con dolo ad occulatare redditi e patrinomi del beneficiario.
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7) Quali sono i passaggi successivi?
Entro un mese dal riconoscimento del beneficio si è convocati dai centro per l'impiego se si fa parte di un nucleo familiare
con almeno un componente disoccupato da non più di due anni, di età inferiore a 26 anni, beneficiario di Naspi o di ammortizzatore
sociale, o che ha sottoscritto un patto di servizio con un centro per l'impiego ancora in corso di validità.
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8) Quali sono gli obblighi del beneficario del Rdc?
Se non lo ha già fatto, dovrà presentare una dichiarazione di immediata disponibilità. Viene stipulato un Patto per il lavoro
con il centro per l'impiego o con l'agenzia per il lavoro accreditata. E' prevista la redazione del bilancio delle competenze,
bisogna registrarsi sul sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, si può essere avviati a corsi di formazione
e bisogna accettare almeno una delle tre offerte “congrue”.
9) L'obbligo riguarda anche chi deve assistere parenti disabili?
Sono esonerati i dagli obblighi i componenti con carichi di cura, i nuclei in cui c'è la presenza di soggetti con meno di
tre anni, o con componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza.
10) Chi è in situazioni di disagio sociale e non è occupabile che sussidio avrà?
Fino alla decorrenza del reddito di cittadinanza continuerà a percepire il reddito di inclusione (fine marzo). Poi con l'avvio
del Rdc (1° aprile) continuerà ad essere preso in carico dai servizi sociali di contrasto alla povertà dei comuni. Sono previsti
interventi di accompagnamento all'inserimento lavorativo. Sia chi sottoscrive il patto per il lavoro, che chi sigla il patto
di inclusione sociale, dovrà essere disponibile a partecipare a progetti di pubblica utilità promossi dai comuni.
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