«Il 2017 è stato un anno straordinario: per questo motivo siamo orgogliosi di aver visto il fatturato consolidarsi nel 2018, con un ulteriore miglioramento dei risultati economici in termini di utile»: è ottimista Edgardo Bianchi, ad e direttore amministrativo e finanziario di Lubiam, l’azienda di famiglia con sede a Mantova, che firma le tre linee Luigi Bianchi Mantova Sartoria, il marchio di ricerca Lbm e Lubiam 1911 Cerimonia. Con la prima, Lubiam porta a Pitti95 cappotti in numerose varianti di modelli e colori e una ricercata selezione di giubbotteria con maniche e dettagli knit in maglia.
A trainare i conti dell’azienda è, in particolare, il servizio su misura: «Oggi rappresenta circa il 10% del fatturato dell’azienda - prosegue Bianchi - e la stagione primavera-estate 2019 ha registrato un aumento del 7%. Il servizio rappresenta un vantaggio anche per i negozianti, che così non devono affrontare i rischi di un basso sell out».
Proprio il rapporto con i clienti è uno dei punti di forza di Lubiam e un aspetto che convoglia importanti investimenti: presente in 1.300 punti vendita in Italia e in circa 800 all’estero, Lubiam ha messo a disposizione della rete di negozi anche una nuova piattaforma online che facilita il riassortimento.
L’Italia resta il primo mercato per Lubiam, ma con innegabili difficoltà: per questo, l’aumento dell’11% dell’export e del 3% delle vendite all’estero della stagione PE 2019 ha rappresentato un’evoluzione necessaria e provvidenziale: «Siamo molto concentrati sul mercato nordamericano, Stati Uniti e Canada, dove abbiamo appena rinnovato lo showroom e aperto un nuovo magazzino a New York - spiega l’imprenditore -. Molto buoni anche i dati riguardanti la Russia, un mercato per noi ancora da esplorare, ma dove abbiamo molto potenziale. Vogliamo anche sviluppare l’area del Medio Oriente, e per questo siamo in cerca di un partner adatto. In Giappone, infine, abbiamo appena aperto un corner nel department store Hankyu di Osaka».
Ma non c’è solo l’abbigliamento nel cuore di Lubiam: la famiglia Bianchi, appassionata collezionista d’arte, è storicamente molto attiva anche nel sostenere progetti culturali legati alla sua città. Il più recente, presentato prima delle feste, è il progetto legato alla mostra su Giulio Romano che si terrà a Palazzo Ducale il prossimo autunno, declinato anche in una capsule collection: «È un modo per restituire qualcosa al nostro territorio, dal quale proviene l’80% dei nostri collaboratori - nota Bianchi -: nella nostra azienda si lavora circondati da opere d’arte. Anche questo aiuta ad alimentare la creatività e la cultura del bello».
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