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Dossier Matera 2019, la cultura spinge digitale e turismo

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    Dossier | N. 16 articoliMatera 2019, capitale europea della cultura

    Matera 2019, la cultura spinge digitale e turismo

    Il vento di Matera 2019 e degli stimoli alla cultura investe l’economia materana. Buone aspettative si ripongono sui settori legati allo sviluppo delle nuove tecnologie, soprattutto alla rete 5G, ma non solo: il clima di ottimismo generato dalla visibilità acquisita dalla “Capitale della cultura”, investe anche settori tradizionali, come il polo dei salotti che risorge da una lunga crisi e il comparto dell’automotive. Poche le imprese, ma ben affermate sui mercati in Italia e all’estero. Ma le migliori performance riguardano senza dubbio il turismo, soprattutto nel capoluogo, meno in provincia.

    Matera è tra le cinque città italiane scelte per la sperimentazione del 5G, con investimenti per 60 milioni di Telecom, Fastweb,Huawei da ultimare per fine 2019. A questa si aggiungono la banda ultra larga da 1 giga che sta installando Open Fiber (ormai al traguardo con oltre 6 milioni investiti), wi-fi e internet nel centro storico e nei Sassi. Una dotazione che rappresenta un fattore di attrazione per imprese locali e non. Fa leva proprio su tutto questo il progetto “Matera Digitale” con cui il Comune ha creato nell’ex convento di San Rocco un hub per imprese innovative nei settori Ict, della creatività e della cultura. Si prevede l’insediamento nell’hub di una infrastruttura del Cnr denominata “Dariah” (digital research infrastructure for art and humanities) e di un polo italiano per la ricerca nelle tecnologie quantistiche. Le prime imprese potranno insediarsi a febbraio: tra queste Facility Live, Campania New Steel, Slowfounding. «Crediamo in questo progetto – precisa il sindaco Raffaello De Ruggieri – poiché è una garanzia di sviluppo anche dopo il 2019».

    Il distretto del salotto, un tempo simbolo dell’economia materana, passato per la lunga crisi prima del 2008 causata dalla concorrenza asiatica, da qualche anno riparte sebbene molto ridimensionato. Tra i big rimangono i brand di Natuzzi e Calìa. Mentre si affermano anche nuovi brand. Intorno al 2011 per molte imprese del distretto comincia la ristrutturazione interna. «Ci siamo rimboccati le maniche – dice Saverio Calìa, alla guida del gruppo da 80 milioni di fatturato –Ce l’ha fatta chi ha coniugato tradizione e innovazione»aggiunge. Calìa è presente sul mercato europeo con un prodotto di livello medio alto. In partnership con la famiglia Nicoletti ha rilanciato quest’ultimo marchio e costituito la Nicoletti Trade. Poi ha siglato una partnership con un imprenditore cinese.

    «Abbiamo investito su design funzionale – racconta Nino Scarcella responsabile marketing di Egoitaliano _ il divano si allunga, cambia profondità, si adatta anche alle modifiche della casa». Egoitaliano nel 2018 ha realizzato un fatturato di 21,5 milioni, in crescita del 18% rispetto al 2017, con 44 addetti interni e un indotto di circa 160 persone. «Contiamo quest’anno con Matera capitale della cultura di poter crescere ancora – aggiunge Scarcella – l'immagine positiva della città diffusa nel mondo si rifletterà sulle nostre aziende e sui nostri prodotti: oggi è bello dire di essere materano. Un tempo non era così».

    La pensa così anche il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso: «L'anno della cultura ha dato una forte spinta alla filiera del turismo, ma non solo, vivacizzando a cascata l'industria e l'economia, poichè agisce sulla attrattività del territorio. Sarà necessario continuare a investire in cultura anche dopo il 2019». Lorusso guida la Bower, che produce cassette in acciaio portaattrezzi per camion e rimorchi (di cui è leader mondiale), attrezzature per sale operatorie e teche per musei. Ralizza all'estero il 90% del fatturato di 20 milioni con un organico di 130 dipendenti. La Regione ha recentemente istituito il Distretto tecnologico dell'auto a cui aderiscono 23 imprese.

    La crescita a tre cifre riguarda solo il turismo. Matera registra il tutto pieno in ogni fine settimana. Tra gennaio e settembre 2018si è rilevato un ulteriore incremento di arrivi (20% ) e di presenze (+ 28% ). I b&b sono aumentati dell’82,5% in poco tempo, molti nel segmento lusso.

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