Metteresti la tua auto a disposizione per lo sharing tra privati? È questa la domanda che ci facciamo leggendo di servizi
di car sharing tra privati.
L'automobile era uno status symbol che permetteva di affermare la propria personalità. Quante volte abbiamo sentito dire “dimmi
la tua auto, ti dirò chi sei”. Ma come è possibile tutto questo distaccamento dalla propria quattro ruote? È reale?
Ma andiamo oltre. La prima piattaforma italiana per la condivisione dell'auto privata si chiama Auting ed nata nell'aprile 2017. Ad oggi conta circa 5.500 utenti sia utilizzatori di Android sia di iOS. Questa mette in contatto chi ha bisogno di un'auto (il driver) e chi ne ha una ferma (owner, che è il proprietario e non il possessore dalla vettura). Si parla di sharing ma in realtà si tratta di un noleggio a breve termine, da un'ora fino a trenta giorni.
Come funziona
Tramite l'app, il driver visualizza le auto nelle vicinanze e la disponibilità (è possibile prenotarla anche per più giorni)
e può mettersi d'accordo con l'owner (qualora abbia accettato la richiesta) su luogo e orario di consegna. In caso positivo,
l'app rimanda il driver direttamente alla piattaforma Banca Sella da cui è possibile effettuare il pagamento dopo aver inserito
i dettagli della carta di credito.
Al momento della consegna i due soggetti dovranno compilare una check-list per attestare lo stato del veicolo e il livello
del carburante.
Al termine del viaggio Driver e Owner, check-list alla mano, ricontrolleranno le condizioni dell'auto (tra cui anche il carburante
allo stesso livello di quanto era stata consegnata) e una volta tornati sul sito si scambieranno un feedback lasciando una
recensione.
Per l'intera durata del viaggio l'Owner è coperto da una polizza speciale fornita da Reale Mutua, entrata nel capitale di Auting nel settembre 2018. La polizza è temporanea e va ad agire in secondo rischio rispetto alla polizza principale attiva sull'auto, che non viene influenzata da eventuali danni durante il periodo di noleggio. Al Driver viene assicurato un pacchetto di assistenza stradale (anche all'estero) attivo 24 ore su 24 che include il soccorso stradale, l'invio di un taxi e il recupero del veicolo.
I dubbi e requisiti
Ci troviamo però in un limbo normativo. In quanto al proprietario del veicolo resterebbe in carico responsabilità penale e
civili derivanti dalla proprietà del mezzo, fermo restando quelle dell'utilizzatore quella civile. E trattandosi di veicoli
che hanno già qualche anno, se ci dovesse essere un problema all'auto che causa un incidente, come si pongono le parti? Questo
resta ancora un dubbio.
Comunque, l'owner può tutelarsi chiedendo al driver di firmare ulteriori accordi rispetto a quelli di Auting e di rispettare
altri requisiti
Per iscriversi è necessario avere almeno 21 anni e la patente di guida da almeno tre. Secondo quanto previsto dall'assicurazione,
è necessario che il driver sia a conoscenza di dover parare fino a un massimo di 500 euro di franchigia in caso di sinistro
o altro danno di cui è responsabile. Infine, dovrà provvedere al pagamento e alla sanzioni di tutte le contravvenzioni incorse
durante il viaggio e di tutte le spese extra associate ad esso.
Quanto costa
Abbiamo provato a vedere come funziona il servizio.
Nella piattaforma sono disponibili doversi modelli, abbiamo scelto una Peugeot 5008 del 2010 disponibile nella zona di Milano.
Per utilizzare il veicolo 24 ore, il prezzo è di circa 80 euro, che comprende anche 3,81 euro per le spese assicurative, l'assistenza
stradale e la prestazione offerta da Auting.
Ricordiamo che il limite di chilometri è di 150, con la possibilità di aggiungerne altri con un sovrapprezzo. Infatti, ogni 24 ore la tariffa include 150 km con un massimo di 500 settimanali.
Tutto molto bello, ma la domanda è sempre la stessa. Tu daresti la tua macchina in mano a uno sconosciuto per più giorni? Forse dipende dall'auto.
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