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Dossier | N. 182 articoliSpeciale Motorsport, innovazione e adrenalina nelle gare

Rally di Svezia: cosa c'è da sapere sul secondo appuntamento del Wrc

Secondo round del Wrc: Svezia. Dopo un inizio di campionato ad altissimo tasso di adrenalina (nonostante il freddo) e la vittoria di Ogier alla sua prima uscita con Citroën, le Wrc Plus sono pronte per affrontare il ghiaccio e la neve della Svezia.

L'obiettivo comune è uno: vincere. Citroën vuole replicare il successo del “Monte” e andare a quota 101 vittorie nel Mondiale Rally con Ogier, che ha vinto questa gara ben tre volte (2013, 2015, 2016). Attenzione però agli avversari. Hyundai Motors che rimette in campo la formazione composta da Neuville, Mikkelsen e Loeb. La squadra di Adamo vuole confermare i successi ottenuti qui lo scorso anno con la vittoria di Neuville e il terzo posto del podio per Mikkelsen.

Toyota non è da meno. Le prestazioni di Tänak, Latvala e Meeke sono state molto convincenti, soprattutto del primo che è riuscito a conquistare il terzo posto assoluto in extremis a Monte-Carlo.

Infine, il team M-Sport Ford dovrà riscattarsi da un inizio stagione non dei migliori. Ma ingegneri e piloti di Wilson con l'esperienza maturata negli scorsi anno sapranno riprendersi

Un piccolo vantaggio per i piloti nordici perché questo terreno, un po' insolito, è a loro molto noto. Ricordiamo che questa gara è sempre stata vinta da uno di loro, ad eccezione dei protagonisti delle ultime stagioni del mondiale: Loeb, Neuville e Ogier.

Cosa c'è da sapere sul Rally di Svezia
Il Rally di Svezia è una delle gare più veloci tra le quattordici della stagione 2019. Sono diciannove le Prove Speciali in programma e tutti su neve e ghiaccio. Da fare attenzione che, come rilevato da Ogier, tra un passaggio e l'altro le condizioni della strada cambieranno e lo strato del ghiaccio verrà meno portando alla luce la terra.

Saranno 19 le prove speciali in programma, per un totale di 316,80 chilometri cronometrati. Il percorso è abbastanza simile a quello della scorsa edizione, si distingue prevalentemente per il ritorno della speciale di Rammen (23,13 km) il sabato, in sostituzione della Torntop. Una nuova crono, già percorsa in parte nel 2016, ma in senso inverso. La Rôjden conta un paio di chilometri di differenza rispetto al 2018.

La neve, presente in abbondanza, dovrebbe permettere ai piloti di beneficiare di questi famosi “muri” sui quali appoggiarsi all'uscita dalle curve, per riprendere velocità. Occorre comunque fare attenzione a quelli che sono sufficientemente solidi per reggere l'urto, per non rischiare di essere risucchiati: nel migliore dei casi si rischia di otturare le prese di aerazione del paraurti anteriore mentre nel caso peggiore si può rimanere intrappolati per qualche minuto.

Lo strato di ghiaccio presente adesso nella regione di Torsby, fulcro del Rally, non resisterà a lungo ai quasi 400 cavalli delle WRC, e ai loro 1536 chiodi, che fuoriescono dal battistrada di quasi sette millimetri. Se si scopre la terra sottostante e si formano dei solchi, la sfida sarà al secondo passaggio: con a bordo sei ruote sarà fondamentale cambiarle al momento giusto, in modo da uniformare l'usura dei chiodi degli pneumatici e non alterare l'equilibrio dell'auto.

Programma della gara
La partenza giovedì con subito una prova speciale. Venerdì sette prove cronometrate, venerdì otto prove speciali e si conclude domenica con tre, di cui l'ultima valevole come Power Stage.

L'arrivo della prima vettura è previsto alle ora 12.38 a Torsby.

Ricordiamo che al momento, dopo solo il Rallye di Monte-Carlo, la classifica piloti è vede al primo posto Ogier con 29 punti seguito da Neuville a 21 e Tänak a 17. Quarto Meeke a 13 punti, Loeb a 12 e Latvala a 10.

Per quanto riguarda la classifica costruttori, primo posto per Hyundai con 30 punti, seguito da Citroën e Toyota a 25 e M-Sport Ford a 14.

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