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Dossier Dichirazione dei redditi: nel prospetto informativo i dati incongrui o…

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    Dossier | N. 2 articoli Dichiarazione dei redditi: le novità del 730

    Dichirazione dei redditi: nel prospetto informativo i dati incongrui o incompleti

    Nel modello 730/2019 precompilato (la cui consultazione sul sito delle Entrate è prevista a decorrere dal prossimo 15 aprile, per i contribuenti in possesso del codice Pin Fisconline, di un’identità Spid, delle credenziali dispositive rilasciate dall’Inps, o della Carta nazionale dei servizi) da quest’anno sono reperibili nuovi dati che a vario titolo si qualificano quali oneri deducibili o detraibili a favore del contribuente.

    Spese per asili nido

    Vengono riportate per la prima volta le spese per la frequenza di asili nido pubblici e privati (oltre ai relativi rimborsi) che, come per lo scorso anno, sono detraibili nella percentuale del 19% calcolata su un importo non superiore a 632 euro (eventualmente ripartibile fra i genitori ) per ogni figlio. Il beneficio non compete se si è fruito per lo stesso periodo del bonus asili nido o del rimborso da parte del datore di lavoro (a questo scopo deve essere barrata la specifica casella).

    Sistemazione a verde

    Ci sono poi i dati delle spese per interventi di sistemazione a verde, detraibili nella misura del 36% (attualmente il beneficio è limitato al periodo d’imposta al 2018 ed al 2019) su un ammontare complessivo, per ogni unità abitativa interessata, non superiore a 5.000 euro. La sistemazione a verde deve riguardare aree scoperte private di edifici “esistenti”, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, di coperture a verde e di giardini pensili.

    L’intervento può essere effettuato anche su parti comuni esterne degli edifici condominiali;tra le spese sono comprese anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione di tali interventi. Per beneficiare della detrazione, che va imputata per quote costanti con la rituale rateizzazione in dieci anni, occorre effettuare il pagamento della spesa mediante sistemi tracciabili.

    Credito d’imposta Ape

    Il credito d’imposta Ape (anticipo pensionistico) viene riconosciuto a coloro che si sono avvalsi dell’anticipo stesso attraverso un finanziamento che viene restituito in forma rateale e sul quale gravano interessi passivi e una polizza obbligatoria per il rischio premorienza. Su questi due esborsi l’Inps riconosce, a partire dal primo pagamento del trattamento di pensione, un credito pari al 50% calcolato su un ventesimo degli stessi ( punto 379 della Certificazione unica e rigo G14 del 730).

    Erogazioni liberali

    Altra novità, il 730 precompilato (righi da E8 e E36 del 730/2019) riporta anche le erogazioni liberali eseguite a favore degli enti non commerciali del Terzo settore (Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale) il cui Codice (Dlgs 117/2017) prevede la deducibilità dal reddito complessivo netto dell’erogante nei limiti del 10% del reddito complessivo dichiarato; con l’eventuale eccedenza che potrà essere computata in deduzione entro il quarto periodo d’imposta.

    In alternativa, viene riconosciuta una detrazione nella misura del 30% per le erogazioni liberali in denaro o in natura nel limite di 30.000 euro annui, elevata al 35% qualora l’erogazione sia effettuata a favore di organizzazioni di volontariato.

    Le tipologie dei beni in natura che danno diritto alla deduzione/detrazione e le modalità di valorizzazione saranno individuate con decreto interministeriale.

    Permane comunque, in alternativa, la detrazione “di base” nella misura del 26% (articolo 15, comma 1, del Tuir) per le liberalità, solo in denaro, a favore delle Onlus, delle iniziative umanitarie, religiose e laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuaticon decreto del Presidente del consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e losviluppo economico (Ocse). Le liberalità dovranno essere eseguite con modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli.

    Verifiche e aggiunte

    È importante mettere in evidenza che se le informazioni in possesso dell’agenzia delle Entrate risultano incomplete (ad esempio, destinazione d’uso di un immobile), non vengono inserite direttamente nella dichiarazione ma sono esposte nel prospetto (insieme all’indicazione sintetica dei redditi e delle spese già presenti nella precompilata e delle principali fonti utilizzate per la sua elaborazione) per consentire al contribuente di verificarle ed eventualmente trascriverle nel 730 precompilato.

    Nello stesso prospetto sono evidenziate anche le informazioni che risultano incongruenti e che dunque richiedono una verifica da parte del contribuente (interessi passivi da mutuo superiori a quelli dell’anno precedente).

    Naturalmente il contribuente può aggiungere gli oneri detraibili e deducibili non (ancora) presenti nella dichiarazione precompilata, come ad esempio le spese per le attività sportive praticate dai figli. In questi casi vengono elaborati e messi a disposizione un nuovo modello 730 e un nuovo modello 730-3 con i risultati della liquidazione effettuata in seguito alle modifiche apportate dall’interessato.

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