Crisi del diesel, elettrificazione, connettività e guida autonoma. Tutti elementi che stanno cambiando radicalmente l’automobile e con essa anche le flotte aziendali, che dovranno fare il conto con nuove tecnologie, nuove dinamiche di utilizzo e una differente percezione del valore residuo. Le tecnologie e le auto di nuova generazione cambieranno anche il rapporto tra user e fleet manager, con quest’ultimi che dovranno comprendere la portata dell’evoluzione legata al mondo automotive. Partendo dalla scelta dell’alimentazione, le norme sulle emissioni cambierà ancora l’offerta di nuovi modelli.
Infatti, nel 2021, i costruttori che vendono le proprie auto in Europa dovranno restare entro i limiti di emissioni per la CO2 fissati a 95 g/km. Questo dato porterà a un ulteriore arrivo sul mercato di modelli mild-hybrid, ibridi tradizionali e plug-in con ricarica alla spina, andando così all’allargare la possibilità di scelta da parte dei fleet manager. Vantaggio o maggiore investimento di tempo per comporre la flotta? Sicuramente vantaggio. Conoscendo con precisione le caratteristiche dei vari modelli sarà possibile comporre una flotta “tagliata su misura” in base alle diverse richieste degli utilizzatori, passando da modelli elettrici perfetti per chi ha bisogno di mobilità a zero emissioni (ad esempio fondamentale nell’accedere a zone a traffico limitato) e ritiene sufficiente un’autonomia di oltre 480 km come nel caso della Hyundai Kona Ev con batteria da 64 kWh. Mettendo invece la percorrenza chilometrica, e i costi di gestione, al primo posto, le motorizzazioni a gasolio resteranno le scelte migliori.
Grazie ai nuovi propulsori Euro 6d-Temp, le emissioni si sono ridotte drasticamente diventando in molte circostanze più “puliti” dei propulsori a benzina. A questo bisogna aggiungere un’apertura delle amministrazioni pubbliche verso il diesel, dopo l’inutile e dannosa “caccia alle streghe” che ha portato cali significativi sul venduto e un conseguenze aumento delle emissioni di anidride carbonica.
Se al gasolio si aggiunge una componente elettrica, a partire dalle versioni mild hybrid fino all’abbinamento tra termico a gasolio e elettrico, l’offerta cresce notevolmente garantendo grande autonomia e consumi ridotti. Tra le recenti novità l’offerta Audi mild hybrid, dove spicca l’A6 Avant Ultra da 204 cavalli, per arrivare ai modelli con presa di ricarica e unità a gasolio montato sulla nuova Mercedes Classe E 300 de. Passando all’evoluzione tecnologica, i costruttori auto hanno portato sul mercato servizi e dotazioni ideali per una flotta aziendale. Prima di entrare nel campo della connettività a bordo e degli assistenti vocali intelligenti, le chiavi digitali di ultima generazione rappresentano un valido strumento per l’ottimizzazione del parco mezzi. Il motivo? Grazie a sistemi condivisi di utilizzo della vettura, più utilizzatori potranno guidare lo stesso veicolo senza possedere fisicamente le chiavi dell’auto ma utilizzando esclusivamente uno smartphone sul proprio telefono come nel caso del servizio Volvo Care.
Proprio il marchio svedese è tra i punti di riferimento in fatto di sicurezza e guida autonomia, diventati due temi fondamentali nella composizione di un parco auto. Infatti l’utilizzo di vetture dotate di sistemi Adas e di un livello 2 (su una scala da 0 a 5) sul fronte dell’Autonomous Drive permette di ridurre notevolmente il numero di incidenti, anche di lieve entità, e di conseguenza di abbattere i costi di ripristino e i fermi vettura. La sicurezza su strada è legata a doppio filo con quella a bordo, merito di sistemi multimediali capaci di aiutare il guidatore ad esempio adeguando la velocità in base alle condizioni della strada comunicate da altre vetture tramite protocolli di comunicazione Car to X. Oltre a riconoscere i segnali stradali, modelli come la nuova Bmw Serie 3 possono “parlare” con una Serie 5 che li precede e decidere di proporre al guidatore un percorso alternativo. Altro cambiamento radicale arriverà con la connettività 5G, novità che permetterà applicazioni come guidare un veicolo da remoto ad esempio in zone pericolose o altro stress per l’utilizzatore.
© Riproduzione riservata