Hanno meno di 35 anni e tante idee per il futuro, dagli arredi urbani per favorire l’intimità ai pezzi che prevedono l’interazione con il pubblico. La Milano Design Week è una grande occasione per i giovani talenti.
Ilaria Bianchi nasce a Pisa nel 1989, studia al Politecnico di Torino e alla Central Saint Martins di Londra. Con il collettivo The Ladies' Room, creato nel 2016 insieme ad Agustina Bottoni, Astrid Luglio e Sara Ricciardi, per la Building Gallery presenta Mīror: «Tre sculture riflettenti che portano lo spettatore a una nuova percezione: è invitato a circumnavigarle per cercare se stesso».
David/Nicolas è uno studio di design di Beirut fondato nel 2011 da David Raffoul e Nicolas Moussallem, oggi entrambi trentenni. Dopo la loro prima personale alla Carpenters Workshop Gallery di New York, Supernova (si chiude il 13 aprile), si presentano a Milano con il progetto Plasterworks per cc-tapis: tre tappeti in cui viene elaborato in diverse varianti il motivo del triangolo.
Odd Matter è un duo di base a Rotterdam formato dalla olandese Els Woldhek e dal bulgaro Georgi Manassiev, 33 e 34 anni. Hanno studiato a Londra al Royal College. Nello spazio di Alcova Sassetti presentano il vaso Fat Rolls.
Gugliemo Poletti, classe 1987, ha studiato alla Design Academy Eindhoven e ha cominciato subito a collaborare con la galleria Rossana Orlandi di Milano con i pezzi della serie Equilibrium.
Lien Van Deuren, belga di 33 anni, è presente con il suo progetto Hartwerp all'interno di Isola Design District dove ha portato Zonder zonde (“senza peccato”).
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