Nel Rally di Cile tutti gli equipaggi partiranno da zero conoscenza del percorso e potranno fare solo due passaggi per le
ricognizioni. Uno stimolo ma anche una bella pressione dato che ogni passaggio sarà fondamentale per conoscere al meglio la
strada.
Le ricognizioni e il lavoro fatto sulle telecamere potrebbero rivelarsi fondamentali, molto più del solito. La necessità di
scoprire e trascrivere nelle note dei quasi trecento chilometri in programma vedrà gli equipaggi concentrati al massimo, per
procedere a una descrizione precisa. Quelli che riusciranno in questa impresa, riuscendo già al primo passaggio ad affidarsi
totalmente alle loro note, avranno ottime possibilità di aumentare il gap di vantaggio rispetto agli avversari, molto più
che in altre occasioni.
Sedici prove speciali e oltre 300 chilometri cronometrati
Sono 16 le prove speciali per un totale di 304,81 chilometri. La prova cronometrata più lunga sarà quella di El Puma, con
i suoi 30,72 km, che verrà percorsa due volte venerdì, giornata più impegnativa con circa 125 km di prove.
Il centro nevralgico del rally sarà la città portuale di Concepcion (oltre 220.000 abitanti). Le speciali invece si disputeranno
principalmente nelle foreste più a sud, tra la costa del Pacifico e il Rio Biobio, secondo fiume del Paese. Il meteo, così
come in Argentina, potrebbe avere il ruolo di guastafeste, considerato che il mese di maggio registra solitamente le precipitazioni
più abbondanti di questa regione del Cile.
Classifica mondale
La classifica piloti dopo le prime cinque gare della stagione vede la leadership di Neuville con 110 punti seguito da Ogier
a 100 e Tänak a 82 punti. Più staccati gli altri piloti, con Meeke a 54, Evans a 43, Mikkelsen a 30, Latvala a 28, Lappi e
Sordo a 26 e Loeb a 22.
Per quanto riguarda la classifica costruttori, consolida il vantaggio Hyundai WRT con 157 punti, seguita la Toyota Gazoo Racing
a 117 che scavalca Citroën Total WRT a 117 e chiude M-Sport WRT a 78.
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