Maison di punta di Lvmh, anche nel primo trimestre Louis Vuitton ha trainato i ricavi sia della divisione Fashion & Leather Goods sia dell’intero gruppo, chiudendo il periodo gennaio-marzo con una crescita del 20% a 5,1 miliardi, superando di quattro punti quella di Lvmh, arrivato a un fatturato di 12,5 miliardi (+16%).
Vuitton è l’unica maison del mondo del lusso a gestire direttamente la distribuzione con una rete di monomarca in costante ampliamento: nel solo 2019 sono stati o saranno aperte o rinnovate le boutique di Firenze, Monaco, Shanghai e Londra (Sloane Street). Il controllo assoluto dei negozi non è l’unico primato di Vuitton, che, a differenza di altri marchi di alta gamma, non ha partnership produttive o distributive e men che meno licenze. Persino gli occhiali non sono affidati a Thelios, joint venture di Lvmh con Marcolin, bensì prodotti da laboratori di proprietà. Gli orologi (e la gioielleria) non potevano fare eccezione e Vuitton si è conquistata un posto di rilievo nell’orologeria in un tempo relativamente breve per un settore complesso e con alte barriere all’entrata. Lo ha fatto investendo moltissimo, senza cercare scorciatoie e – come sottolinea sempre l’amminstratore delegato Michael Burke quando parla dei vari comparti “non core” in cui è entrata Vuitton, dalle calzature all’arredamento – trovando i materiali migliori e gli artigiani più esperti per interpretare i codici della maison e i suoi proverbiali standard di eccellenza. Gli orologi sono quindi “Swiss made” e le collezioni si ampliano di anno in anno, di pari passo con lo spazio dedicato ai modelli da uomo e da donna, da giorno o da sera, passando per gli sportivi e gli smartwatch, nelle boutique sparse per il mondo.
Le novità del 2019 sono in particolare due: i modelli Air (tre da uomo e quattro da donna) del Tambour Spin Time, introdotto per la prima volta nel 2009 e per il quale i maestri orologiai della Fabrique du Temps Louis Vuitton hanno creato anche uno speciale calibro, l’LV88, con una riserva di carica di 35 ore. Il principio rimane lo stesso di tutti i Tambour Spin Time, che al posto di un’indice centrale usano 12 cubi rotanti che mostrano le ore. Nella versione Air però i cubi sembrano, appunto, fluttuare nell’aria.
L’altra famiglia che si arricchisce è quella dei Tambour Horizon, che rispetto ai precedenti modelli ha nuovi materiali, colori ed elementi di design. Chiamarlo smartwatch è riduttivo, ma l’idea è quella di un orologio unisex sempre connesso, che fornisce, oltre all’ora, naturalmente, informazioni su hotel, voli, treni, ristoranti e incorpora il “patrimonio” per viaggiatori delle City Guide di Vuitton, che coprono 30 destinazioni. Funzioni aggiuntive tengono aggiornati sul meteo e le condizioni dell’aria. Last but not least, i cinturini sono intercambiabili e debutta la cassa in ceramica bianca lucida.
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