Come ogni anno, da diverso tempo, il mese di maggio è ricco di appuntamenti importanti per Chopard. A cominciare dalla prestigiosa kermesse cinematografica del Festival di Cannes (dal 14 fino al 25) a cui la maison svizzera è legata dal 1998 e per la quale realizza anche l’ambito premio della Palma d’oro. Segue la 1000 Miglia, la corsa d’auto d’epoca più famosa del mondo (dal 15 al 18) che vede Chopard come world sponsor, official timekeeper e, ovviamente, orologio ufficiale. Nel frattempo, all’ultima Baselword Chopard ha presentato i suoi nuovi segnatempo, tra i quali a spiccare è stato senza dubbio il modello L.U.C Flying T Twin. Un orologio in soli 50 esemplari, tecnicamente molto interessante che, realizzato all’interno delle manifatture del brand di Ginevra e di Fleurier, «rappresenta una pietra miliare nella nostra storia. È una perfetta espressione della filosofia della linea L.U.C: innovazione legata alla tradizione» spiega Karl-Friedrich Scheufele, copresidente di Chopard.
Infatti, questo modello permette alla maison di introdurre sul mercato il suo primo pezzo che monta un calibro con tourbillon volante (in quanto non presenta il ponte superiore). Il tourbillon si trova in una finestrella posizionata a ore 6, ricavata a mano direttamente nel quadrante in oro massiccio, ma di colore grigio antracite (ottenuto usando un trattamento galvanico) che al centro mostra una decorazione ad alveare. L’orologio è dotato di un sofisticato movimento a carica automatica spesso solo 3,3 mm (certificato sia cronometro Cosc che con il Punzone di Ginevra), con micro rotore in oro 22 carati e due bariletti sovrapposti (come da tecnologia Twin, brevetto esclusivo di Chopard) che gli permettono di avere una riserva di carica pari a 65 ore. «Ci sono voluti quattro anni per sviluppare, produrre e assemblare questo meccanismo» dice Scheufele. La cassa è ultra sottile di soli 7,2 mm di spessore, 40 mm di diametro in oro rosa. Non un oro qualunque ma, come tutto quello utilizzato sul L.U.C Flying T Twin (e, a partire da luglio 2018, su tutti gli altri orologi e gioielli di Chopard), certificato Fairmined, che ne attesta la sua eticità in quanto è stato estratto responsabilmente rispettando le condizioni di lavoro degli operai, l’ambiente circostante e sostenendo le comunità dei lavoratori con dei progetti loro dedicati. Il cinturino è in pelle di alligatore cucita a mano con fibbia in oro. Per quanto riguarda il secondo semestre di Chopard, Scheufele anticipa che «verrà lanciata una collezione di segnatempo completamente diversa da quelle che abbiamo realizzato finora».
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