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Reddito di cittadinanza, le spese ammesse e quelle vietate

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Reddito di cittadinanza, le spese ammesse e quelle vietate

Stop all’acquisto di gioielli e pellicce, armi, materiale pornografico. Via libera ad alimentari, farmaci e parafarmaci, articoli tecnologici (purché non di lusso), e al pagamento di bollette, affitti, rate di mutuo. Sono queste alcune delle spese che i percettori del reddito di cittadinanza potranno fare o non fare con gli importi accreditati sulla carta Rdc. Il perimetro degli acquisti ammessi (e di quelli esclusi) è definito dal decreto del ministero del Lavoro, di concerto con il dicastero dell’Economia, del 19 aprile 2019 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 148 del 26 giugno 2019.

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Il provvedimento stabilisce le spese escluse per le famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza. L’elenco prende le mosse dalle regole generali del sussidio, ma contiene una serie di prodotti che appaiono in effetti lontani dalle esigenze di famiglie in stato di povertà.

IL LIMITE AI PRELIEVI
Quanto si può prelevare ogni mese con la carta Rdc in base ai componenti della famiglia. In euro

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Saranno vietati l’acquisto di armi e l’impiego delle somme in giochi e scommesse. Inoltre, considerando il divieto di legge al possesso di barche per chi chiede il beneficio, saranno vietati gli acquisti di beni e servizi annessi, come quelli portuali. Stop anche all’acquisto di beni di lusso, come gioielli e pellicce, e a spese in gallerie d’arte e affini. Sarà poi proibito spendere gli importi del reddito di cittadinanza per acquistare servizi finanziari e creditizi, e inviare le somme all’estero tramite money transfer. Vietato anche l’acquisto di materiale pornografico.

Per le altre spese, la carta Rdc potrà essere usata come una normale carta di debito che, anziché essere ricaricata dal titolare, è ricaricata dallo Stato. Potrà essere dunque impiegata nei negozi e presso i rivenditori che hanno il Pos, compresi i mercati e i negozi di articoli tecnologici, come i telefonini. Come per la carta acquisti da 80 euro a bimestre in vigore dal 2008, che continua a essere erogata a oltre 500mila beneficiari (soprattutto anziani), la carta Rdc potrà essere usata per comprare alimentari, farmaci e parafarmaci, e per pagare le bollette alle poste.

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Sono ammessi anche i bonifici mensili per pagare l’affitto, o per pagare la rata del mutuo. Poiché la norma fa riferimento esplicito alle spese per l’affitto, il bonifico con la carta Rdc non potrà essere usato, ad esempio, per pagare il condominio da parte di chi è proprietario della casa in cui vive.

Ma come si farà a verificare se il beneficiario del reddito di cittadinanza impiega le somme per i consumi proibiti, visto che non è possibile raccogliere dati sulle spese delle singole persone? «Gli esercizi che vendono i beni vietati, come le armi - fanno sapere ancora dal ministero del Lavoro - saranno esclusi dall’utilizzo della carta Rdc». Appare più difficile, invece, verificare che per questi consumi vietati non sia usato il denaro contante prelevato con la carta Rdc, ad esempio per i giochi.

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Il decreto attuativo del ministero del Lavoro potrebbe intervenire anche per modificare la soglia dei prelievi mensili di denaro contante consentiti ai beneficiari del sussidio. In realtà, questa soglia - fanno sapere dal ministero del Lavoro - non sarà modificata. Il prelievo mensile con la carta resta dunque fissato da un minimo di 100 euro (per una persona sola) a 220 euro (la soglia massima che si può raggiungere solo se in famiglia è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente).

Quanto alle domande degli stranieri extracomunitari, quelle presentate entro il 30 marzo scorso - data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl 4/2019, che ha introdotto l’obbligo di presentare un Isee del Paese d’origine - sono fatte salve. L’eventuale beneficio riconosciuto in base a queste richieste spetta per sei mesi.

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