Festa dei motori in Piazza Duomo, per le vie del centro, del Quadrilatero della Moda, a San Siro. Le Piazze di Milano, icone
internazionali di storia e architettura si sono aperte alle auto da rally, ai campioni dell'automobilismo che ancora emoziona,
attrae, trasmette sensazioni e valori di sport nobile.
E in questi due giorni nella capitale meneghina, sulle sopraelevate del Monza Eni Circuit, tra le curve e i dossi di “La Pista”
di Arese e, soprattutto, sotto gli spalti della Cattedrale del Calcio, Stadio Meazza di San Siro, quatto quarti e qualcosa
di più della nobiltà sportiva Milano Rally Show li ha conquistati.
Lo hanno decretato i quasi diecimila spettatori che nei due giorni di sfide motoristiche hanno seguito l'evento nella sua
interezza, assiepando in ordine di posto le tribune e gli spazi attorno al tracciato di gara allestito a San Siro. Evento
rallistico arricchito dagli eventi collaterali, dalle evoluzioni dei fantastici Daboot, da un Vanni Oddera campione nel dedicarsi
alla Mototerapia, dalle esibizioni delle Legend Cars, delle muscle cars American Cars e della scuola di kart della Birel Art,
i raduni dell'Abarth Club Milano e poi ancora dai test Drive
Ferrari, dalla Street Food.
Una kermesse motoristica, colorata e musicata da Radio Number One, insomma un multievento a trecento sessanta gradi in continua
evoluzione. Che ha accontentato, affascinato, attratto e permesso alle famiglie milanesi di passare un weekend diverso, dove
il fatto sportivo è solo il fiore all'occhiello di una manifestazione voluta e modellata per loro.
Sfide tra campioni di rally a bordo di vetture Storiche e Moderne: dalle Gruppo B e Gruppo 4, alle World Rally Car, le R5,
le Super 1600 e le R4.
Auto storiche: vittoria di Superti-Paganoni.
Sono i protagonisti delle sfide auto storiche ad animare ed emozionare il pubblico sul palco. A vincere, per la seconda volta
il Milano Rally Show Storico, è il bresciano Marco Superti in coppia per la prima volta con Giulia Paganoni che hanno battuto
i nove concorrenti al via. Il lombardo con la Porsche 911 Rsr Gruppo 4 preparata dal Team Guagliardo, si impone davanti a
Tony Fassina e Marco Verdelli, secondo con la Lancia Stratos Hf, con 1'58.3. Terzo è il pavese Riccardo Canzian, veloce, grintoso
ed altamente spettacolare con la Opel Kadett GT/E Gruppo 4 che egli stesso prepara per le corse e che divide con Margherita
Potino alle note. È l'appassionato Walter Ben, porschista da sempre che si piazza al quarto posto, pilotando una Porsche 911
Sc Gruppo 4 che ha diviso con Raffaele Corollo. Termina anzitempo la gara di Beniamino Lo Presti, l'ideatore e organizzatore
di Milano Rally Show navigato da Fabrizio Sala, il sempre più appassionato Vice Presidente di Regione Lombardia; fermi al
palo sono anche molti dei campioni attesi come Matteo Musti, Alberto Battistolli per rottura del cambio della Ferrari 308
Gt, accumunati nella sfortuna del ritiro a Elia Bossalini ed Edoardo Bresolin.
Tra le moderne, vittoria di Longhi-Santini.
Prestazioni velocistiche di grande levatura, hanno caratterizzato la gara delle auto moderne dove, Piero Longhi s'è esaltato
al punto di dominare la competizione. Il novarese ha firmato la terza edizione di Milano Rally Show, a bordo della Ford Fiesta
Wrc condivisa con il Gianmaria Santini. Dopo nove prove speciali, delle quali Longhi ne ha vinte cinque, al secondo posto
assoluto ha chiuso il bresciano Luca Tosini, navigato da Roberto Peroglio alle sue spalle per 26.8 secondi e due vittorie
parziali con la Skoda Fabia R5. Terzo il camuno Ilario Bondioni, in coppia con Sofia D'ambrosio, veloce nelle piesse ma in
ritardo nel computo totale di 1'02.4 dal vincitore. Quarto al traguardo di San Siro è il milanese Giacomo Jack Ogliari, navigato
da Gabriele Falzone, sulla Citroën C3 R5, davanti di poco a Luca Potente, che con la Skoda Fabia R5 è quinto assoluto.
Una gara che ha visto protagonista il pubblico che ha qui potuto vedere da vicino le auto al parco assistenza di San Siro
e all'opera durante le nove prove speciali in programma. Domenica le tribune erano piene di gente, a dimostrazione che i rally
e la passione per i motori è più forte del gran caldo o, nel caso di sabato sera, della tempesta che si è abbattuta su San
Siro e Arese.
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