Risparmio

Attenti al lupo, manuale antifrode del risparmio

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EDUCAZIONE FINANZIARIA

Attenti al lupo, manuale antifrode del risparmio

(Ansa)
(Ansa)

Il rapporto tra truffatore e truffato è un rapporto complesso. Anche senza scomodare la «sindrome di Stoccolma» che lega il sequestrato al suo sequestratore, è evidente che chi detiene le chiavi dei nostri risparmi esercita su di noi un fascino e un potere molto elevati. In tutti i casi di risparmio tradito seguiti da «Plus24» in questi 15 anni emerge precisamente questo come minimo comune denominatore. Il truffatore fa leva sul rifiuto inconscio del truffato di
ammettere anche solo la possibilità di essere stato vittima di un raggiro.

Eclatante il caso di Giorgio Mendella, teleimbonitore a capo di ReteMia, condannato per una bancarotta da oltre 800 miliardi di lire. In quel caso il popolo dei truffati si è spinto a incolpare i giornalisti che davano le notizie
sul «buco» accusandoli di essere loro le cause scatenanti della voragine.
Gli psicologi sociali, per spiegare questa inversione tra cause ed effetti,
utilizzano l'immagine della dissonanza cognitiva che, in termini semplici,
funziona così: ho comprato un’automobile e cerco ovunque conferme della bontà della mia scelta ignorando ogni opinione contraria.

Ed è proprio il rifiuto inconscio di ammettere la potenziale truffa che porta al principale, gravissimo, irreparabile, errore commesso dal risparmiatore: procrastinare i controlli. Noi siamo la Consob di noi stessi. E abbiamo il dovere di vigilare. Almeno in un caso abbiamo raccontato di come ai truffati siano stati
consegnati certificati di partecipazione di banche non più esistenti da almeno 15 anni. Oppure fatti firmare moduli contenenti errori o sgrammaticature tali da indurre più di un sospetto. Dunque primo, controllare.

Un'altra leva utilizzata dai truffatori, specie nei piccoli centri, è l'effetto emulazione: «Non sono certo più stupido del mio vicino». E così commetto il suo medesimo errore. Il caso più eclatante si è verificato a Torre del Greco: Deiulemar (12mila truffati per un buco da quasi un miliardo di euro). Qui l'effetto trascinamento è stato provocato da una ragione precisa cioè l'istituto del diritto marittimo del “carato”: una forma di compartecipazione delle navi.

Potremmo parlare anche della consegna del contante al consulente. Ma qui si corre il rischio di entrare in un'altra sfera: quella dell'evasione fiscale. Argomento delicato per chi ha subìto una truffa e, per ovvi motivi, non è in condizioni di denunciarla. In questo articolo, sulla scorta dell'esperienza
accumulata in anni di frequentazione nel campo delle «patologie finanziarie» abbiamo cercato di descrivere (si veda più avanti il glossario) anche se sommariamente e in modo semiserio, i «tipi ideali», le modalità di azione e le situazioni più gettonate dai truffatori che agiscono in quell'inesauribile «campo dei miracoli» che è il pubblico risparmio italiano nella speranza che questo possa evitare o quanto meno ridurre il rischio di cascarci.

GLOSSARIO

Il ludopatico
Raccoglie il denaro tra i risparmiatori e lo perde al gioco. In genere alle slot machine, più rare le corse dei cavalli o altre forme di gioco d'azzardo. Per farlo attinge ai portafogli dei suoi ignari clienti e trascorre le sue giornate in preda all'ansia, dividendosi tra estratti conto (che tenta di falsificare) e slot machine, cercando (invano) di recuperare il denaro perduto. Quando viene scoperto di solito subisce un crollo emotivo talora irreparabile.

Il warren “buffo”
Si dà grandi arie da finanziere d'assalto e come tale ama vestire: impeccabile. Gemelli, orologio di marca, vetture symbol, pochette nel taschino della giacca. Ha un gergo da iniziati. Spesso possiede cognizioni di analisi tecnica: “resistenze, supporti, doppi minimi”. Lui non vende, “shorta”. Lui non compra: va “long”. Unico problema: perde. Sempre. Soprattutto soldi altrui. Dalla sua ha la parlantina sciolta con cui “intorta” il malcapitato, convincendolo di improbabili recuperi.

Il drittologo
Spesso agisce su mandato di una società di primo piano. Però propone investimenti diversi da quelli offerti dalla casa madre. È un esperto di «dritte» e dispensa consigli per operazioni che «capitano una volta sola nella vita», «da non perdere». Il drittologo agisce soprattutto in momenti di euforia irrazionale delle Borse: si tratta di quei momenti in cui guadagnare in Borsa è semplice. La sua presunta infallibilità crolla quando i trend si invertono. Nei piccoli centri è un vero e proprio “opinion leader”. Frequenta oratori, luoghi di socializzazione.
Diventa una vittima di se stesso e della propria autostima. Quando viene scoperto scappa.

Il coyote
Fa vita ritirata e separata. Opera in piccole località (frazioni, comuni) e contesti sociali circoscritti dove rivolgersi a lui per investire rappresenta l'unica alternativa alla banca. Alcuni casi si sono verificati presso piccoli uffici postali dove il “coyote” operava in quasi perfetta solitudine. Con moltissimo tempo a
disposizione per pensare al da farsi.

Il brasiliano
Perde la testa per una donna e decide di mollare tutto. Famiglia, affetti e lavoro.
Prepara il «colpo» rapidamente. Rapidamente lo mette a segno e sparisce senza
lasciare tracce. Spesso va in Brasile oppure a Santo Domingo dove per appropriazione indebita non c'è estradizione. Interpellata, la moglie cade dalle nuvole.

Il forex man
Di solito agisce inserito in organizzazioni stabili. Raccoglie denaro che asserisce
venga investito online su valute. In realtà l'organizzazione fa tutto: intercetta i soldi e li fa sparire. Ci sono stati casi in cui gli inquirenti hanno accertato la costruzione di siti web con conti inesistenti. Ai clienti viene anche data una password che dà accesso a un conto online. Fasullo. In alcuni casi il Forex man fa parte della non infrequente categoria dei truffatori «a loro insaputa». E pure lui dà i soldi suoi e dei suoi familiari.

Il mini Madoff
Costruisce piccoli schemi Ponzi ad hoc tra una piccola cerchia di conoscenti. Intercetta risparmi dietro promesse di rendimenti elevati. Lo schema Ponzi non si allunga troppo perché la struttura del colpo è di tipo artigianale. Di breve durata. Se lavora per una banca online si fa dare le password del cliente e, usandola, agisce indisturbato.

Il maxi Madoff
Dotato di siti web articolati e credibili. Dispone di un vero e proprio organigramma societario, meglio se internazionale. Spesso ha visibilità su organi di stampa nazionali. Opera in contesti di persone legate al mondo del calcio o dello spettacolo. Spesso ha una rete di promotori o procacciatori. Si basa anche sul passa parola. Raccoglie molto denaro e per questo è in grado di reggere anche a più di una richiesta di liquidazione del capitale.

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