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Un fondo climate change da 500 milioni di euro

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finanza sostenibile

Un fondo climate change da 500 milioni di euro

Obiettivo di raccolta: 500 milioni di euro. In tre anni. È il target di Etica Sgr (3,5 miliardi di masse) per il nuovo fondo tematico “Etica Impatto Clima”, un bilanciato che investirà sulle aziende low carbon e a basso impatto per il cambiamento climatico. Inoltre in portafoglio potrà avere anche una quota di green bond del 10-15%. Si punterà in particolare su aziende e Stati che hanno dichiarato obiettivi di riduzione di emissione di CO2 e di utilizzo di energie rinnovabili. Verrà inoltre valutato il rischio reputazionale legato all’ambiente e si apriranno posizioni su quotate che non estraggono combustibili fossili. Costo? La commissione di gestione annua è pari all’1,6%.

Ma non è un fondo fossil free
Il nuovo prodotto di Etica Sgr arriva in giornate in cui il cambiamento climatico ha una grande eco nel mondo dopo l’allarme lanciato dall’Ipcc, l’organismo dell’Onu che si occupa di climate change. Non solo. È stato assegnato il Nobel dell’economia all’americano William Nordhaus, che nel 1993, tra i primi al mondo, segnalò i potenziali effetti devastanti del riscaldamento globale . Nella

conferenza stampa di presentazione del prodotto finanziario, è stato dunque chiesto se Etica Impatto Clima può essere definito un fondo fossil free: «No, perché nel portafoglio che stiamo costruendo – ha dichiarato Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica Sgr – vi sono anche aziende che puntano a diventare fossil free ma non lo sono ancora».

Benchmark e limiti
Il parametro di riferimento del fondo sarà così composto: 50% Msci World, 30% Jp Morgan Emu e 20% Ice BofaML euro treasury bill. Il nuovo strumento finanziario di Etica Sgr «investe fino a un massimo del 60% in azioni, denominate in euro e in valuta estera, appartenenti prevalentemente ai mercati sviluppati». Inoltre il fondo investe in obbligazioni di emittenti sovrani, organismi internazionali, obbligazioni societarie e green bond. «Per quest’ultimi vogliamo aprire la scatola – spiega Roberto Grossi, vicedirettore generale di Etica Sgr – guardando bene il sottostante del bond». Verranno valutate attentamente le second opinion dei green bond e tutti i dettagli presi in considerazione dagli advisor.

Gestione e report di impatto
Infine la delega di gestione. Etica Sgr ha 15 anni e da sempre si è affidata ad

Anima per i suoi fondi. Mai pensato di internalizzare la gestione? «Abbiamo fatto una valutazione di questo tipo in occasione del piano strategico 2018-2020 – afferma Mattiazzi –. Ma alla luce delle nostre masse, e dei buoni risultati di Anima, consideriamo che sia ancora presto internalizzare la gestione». Nel frattempo, nella Sgr si sono concentrati sulla seconda edizione del report d’impatto: «Siamo convinti che gli investimenti sostenibili e responsabili rappresentino un fondamentale driver per il pianeta di domani – sottolinea Francesca Colombo, responsabile analisi e ricerca di Etica Sgr –. E il report d’impatto è uno strumento fondamentale per misurare gli effetti degli investimenti e del lavoro di Etica Sgr».

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