Bolzano - Un microcosmo unico, geloso della propria identità duale in termine linguistici e culturali, e della propria storia previdenziale. Il Trentino Alto Adige festeggia Laborfonds, fondo pensione negoziale territoriale che celebra vent'anni di attività con un evento che ha riunito a Bolzano gli attori del sistema produttivo locale, oltre alle strutture del fondo e gli iscritti. Ospite d'eccezione dell'evento, Annamaria Lusardi, direttore del Comitato dell'educazione finanziaria che ha dato vita ad ottobre al mese dell'educazione finanziaria, una messe di eventi quotidiani che puntano ad elevare il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani. Laborfonds, unico fondo pensione a partecipare con il proprio evento alle iniziative del Comitato, ha colto l'occasione della ricorrenza per fare il punto sulla propria operatività: un patrimonio di quasi 2,7 miliardi di euro allocato per le pensioni integrative dei lavoratori del territorio, 120.249 aderenti allo scorso settembre, +5% rispetto al dicembre 2017 (poco meno della metà della platea di lavoratori nel territorio), tra cui 1.485 di familiari fiscalmente a carico. Non manca il posizionamento social, con 4mila follower su Facebook, piattaforma utilizzata per campagne informative con coperture fino a 30mila persone.
I fondi pensione, com'è noto, raccolgono i contributi dei lavoratori per affidarli a gestori istituzionali tramite bandi di gara, per ottenere rendimenti e trasformare i montanti accumulati in rendite di secondo pilastro, al momento del pensionamento. Insieme a Solidarietà Veneto e Fopaviva, rispettivamente di Veneto e Val d'Aosta, Laborfonds è un fondo negoziale regionale, cui accedono i lavoratori di 300 imprese coinvolte, a condizione - leggasi costi - ben inferiori rispetto a quelli proposti da assicurazioni ed Sgr.
Una storia, quella del fondo negoziale, che segue quella di Pensplan, soggetto pubblico cui la Regione Trentino Alto Adige diede negli anni 90 il compito di promuovere le adesioni alla previdenza
complementare, aiutando gli individui a compiere una corretta allocazione delle proprie risorse. Una missione “educativa”
che da allora è entrato nel dna del territorio e finanziata grazie alla dote iniziale di Pensplan, che ha aggiunto l'attività
di service amministrativo a quella di tipo consulenziale, implementando in chiave pubblica un'operatività analoga a quella
del Nest inglese ) che però sconta una minore preminenza dei soggetti istituzionali pubblici).
Un territorio che vive una dinamica in controtendenza con le indicazioni del resto del Paese: un Pil cresciuto in Alto Adige negli ultimi dieci anni del 12,8% a fronte di un calo nazionale del 4,8%, con un rafforzamento del prodotto anche in Trentino, tornato a crescere dopo sei anni di stagnazione.
Ciononostante, le scelte finanziarie dei risparmiatori del territorio non sono ottimali, secondo quanto emerge dall'analisi
dei depositi sugli istituti di credito locale, da cui emerge un eccesso di liquidità sui c/c a scapito di allocazioni più
efficienti nell'economia del territorio (Bolzano è la prima città italiana per depositi procapite in Italia, ad eccezione
di Milano, c9me registrato dal rapporto sulla Qualità della vita 2017.
Nei dibattiti nel corso di questa sue giorni di celebrazioni per i vent'anni di Laborfonds, sono state sottolineate le specificità
e le sfide del territorio: la difficoltà innanzitutto a reperire personale non solo per le qualifiche lavorative più basse
ma anche per quelle a valore aggiunto. Il che comporta l'afflusso dall'estero spesso di professionalità specializzate (l'ultima
iniziativa di rilievo l'apertura di un centro di eccellenza per l'auto elettrica a Brunico, che ha attirato ingegneri dall'est
europeo). Dall'altra parte la fuga di cervelli verso il resto d'Europa, soprattutto verso paesi di lingua tedesca per i sudtirolesi,
che riduce la forza lavoro locale e pone nuove sfide per il tessuto produttivo e di conseguenza per la previdenza locale.
Per questo il focus del fondo, emerso nel corso dei dibattiti, è la ricerca di implementare le scelte di investimento nell'economia
reale, a partire dal Fondo strategico del Trentino Alto Adige, nato anche su impulso di Laborfonds, per dirottare una parte
delle risorse raccolte tra i lavoratori delle due province nello stesso territorio.
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