Sta crescendo il numero della case d'asta italiane che hanno deciso di occuparsi di filatelia. A cominciare da Aste Bolaffi di Torino (l'asta più recente si è tenuta il 4-5 ottobre 2018), Laser Invest di Porto Mantovano (MN) (ultima asta il 29 settembre), Ferrario Casa d'astedi Milano (ultima asta il 20 luglio), Vaccari di Vignola (Modena) (ultima asta il 23 giugno), Casatidi Monza (ultima asta 8-9 giugno),Il Ponte Casa d'astedi Milano (ultima asta il 15 maggio), Italphil di Roma.
“In generale, come avviene in ogni altro settore antiquariale, la vendita ha confermato l'interesse per emissioni di alta
qualità e di esemplari assenti sul mercato da tempo, provenienti direttamente da importanti collezioni private” ha commentato
Alberto Ponti, esperto in filatelia di Aste Bolaffi.
Il mercato filatelico nazionale vede sempre in primo piano le importanti lettere di posta aerea che godono un respiro internazionale:
“una collezione di diverse centinaia di aerogrammi con molte rare affrancature italiane dal 1920 al 1940, un lotto che da
solo rappresenta una collezione meritevole di essere esposta e documentativa dell'era pionieristica della posta aerea nazionale,
è risultata il top lot dell'asta realizzando 65.900 euro contro una base di 30mila”. Ugualmente un raro aerogramma del 1934
affrancato con il 10 lire Coroncina per il volo Roma-Mogadiscio del 9 novembre, offerto con una base di 5mila euro, ne ha
realizzati 13.420. Uno dei status symbol della collezione italiana di posta aerea del Regno, il trittico non emesso per il
Volo di ritorno della Crociera Balbo del 1933 da New York a Roma (solo 500 esemplari tirati), nuovo e non linguellato, con
bordo di foglio, offerto a una base di 10mila euro ne ha realizzati 15.860 (cat. “Unificato” 34mila euro).
I trend. Il capitolo degli Antichi Stati italiani rimane tra i settori che riscuotono l'interesse dei collezionisti, in particolare per le affrancature in buono stato di conservazione. “L'unico criterio di selezione del mercato risulta - prosegue Ponti –, più della rarità in sé, la qualità di quanto presentato. Prove ne è, ad esempio, il capitolo dedicato ai francobolli del Granducato di Toscana e del Governo Provvisorio di Toscana, caratterizzato da francobolli in ottime condizioni che sono stati battuti a prezzi decisamente superiori alla media, come un blocco verticale di otto esemplari del quattrino nero su carta azzurra del 1852 offerto a una base di 30mila euro e aggiudicato per 46.300 euro, mentre una busta, quasi introvabile, ma soggettivamente in cattive condizioni di conservazione, come quella del 3 lire di Sardegna in striscia orizzontale di tre esemplari, del 7 giugno 1862, proposta con una base di 25mila euro, non ha avuto offerte”. La qualità dei francobolli rari indubbiamente ne determina in modo incisivo il relativo prezzo, è il caso del ½ tornese azzurro nuovo del 1860 “Trinacria” emesso durante la Dittatura di Garibaldi a Napoli che, allo stato di nuovo, in condizioni assolutamente perfette, può essere considerato il francobollo più raro d'Italia con quotazioni di centinaia di migliaia di euro. L'esemplare, offerto in catalogo, pur essendo ben conservato nel colore, risultava assottigliato: proposto a una base di 10mila euro, ne ha realizzati 13.420.
Qualche giorno prima, il 29 settembre, si era tenuta un'asta di filatelia e storia postale presso Laser Investdi Porto Mantovano con un fatturato di circa 410mila euro e una percentuale del 40% di lotti venduti, inclusi i lotti venduti dopo asta. “Il mercato filatelico italiano ha brillato nel 1° semestre del 2018, ma ha leggermente frenato alla ripresa dei lavori dopo l'estate” ha illustrato la vendita Tommaso Tagliente, auctioneer della casa d’asta. Il dato significativo di questo nostro ultimo incanto è dato dalla vendita per 40mila euro di una lettera del Ducato di Modena spedita il 7 ottobre 1857 per Bordeaux e affrancata in perfetta tariffa triplo porto per complessive lire 5,40 con due francobolli da 10 centesimi (toccati) ed eccezionale blocco di 13 esemplari del 40 centesimi, tutti con punto dopo le cifre, con timbri di transito ed arrivo. Viene considerata la massima affrancatura esistente di questo ducato. Questo risultato sta a significare che per gli oggetti molto importanti i collezionisti sono disposti a impegnarsi economicamente in misura anche considerevole”.
Le ultime aste della scorsa stagione. L'asta Ferrario ha confermato l'attenzione per il materiale di grande qualità degli Antichi Ducati. Del Governo Provvisorio di Parma del 1859 una grande rarità del periodo risorgimentale: un esemplare da 5 centesimi giallo arancio, perfetto, isolato su giornale “Gazzetta di Parma” del 3 maggio del 1859 annullato con il muto a losanga di Piacenza, unico uso nell'ultimo del tre giorni del primo periodo del Governo Provvisorio, con base 20mila euro ne ha realizzati 36.600, mentre della prima emissione del Regno di Sardegna un esemplare da 20 centesimi azzurro in ottimo stato, isolato su lettera da Arona il 17 settembre 1853 per Locarno, rarissima tariffa di raggio limitrofo per la Svizzera, base 5mila euro, ne ha realizzati 6.710. Grande attenzione anche per gli esemplari nuovi del Regno di grande qualità, in particolare delle rare neglette emissioni dei servizi: una serie completa di otto valori del 1924 per l'Opera Nazionale Protezione Assistenza Invalidi Guerra del 1924 nel settore degli Enti Parastatali, con gomma originale integra, perfetti e con gomma molta fresca (cat. Unificato 27mila euro) ne ha realizzato 7.320).
L'asta Vaccari di giugno ha battuto importanti realizzi nel settore degli Antichi Ducati, per lotti di grande qualità: del Ducato di Modena un esemplare nuovo con traccia di linguella di buona qualità del 40 centesimi azzurro scuro con punto dopo la cifra con errore di composizione tipografica “CEN.T40” (unico esemplare noto in quanto l'errore venne corretto in fase di tiratura) ha realizzato 5mila euro, mentre un'importante lettera assicurata da Partinico a Messina dell'11 luglio 1860 con striscia di esemplari di ottima qualità (escluso il quarto rasente a destra) del valore da 1 grana III tavola dell'emissione siciliana del 1859, uso assai tardo di questa emissione, con base 8mila euro ne ha realizzati 13mila.
L'asta di giugno di Casati ha confermato la vendita di pezzi rari a prezzi assai contenuti come un esemplare nuovo non linguellato del 40 centesimi della prima emissione di Sardegna di qualità splendida, con base 4mila euro, che ne realizzati 7.930 (l'”Unificato” lo quota 18.500 euro con traccia di linguella). Nel settore moderno, interessante performance per la coppia di foglietti del 2006 per i Diciottenni con base 350 euro a aggiudicati a 549 euro, segnale delle ripresa per le buone emissioni della Repubblica. Trend positivo per collezioni già formate nel settore italiano, come una collezione di Regno e Colonie Italiane con rari esemplari e blocchi, di elevatissimo valore di catalogo: base 20mila euro, realizzo 26.849.
A maggio scorso, nell'asta de Il Ponte del 15 maggio, uno dei più significativi lotti di posta aerea e risorgimentale ambiti dal collezionismo nazionale, lo storico
volantino “Italia Libera / W. Pio IX / Consiglio di Guerra” lanciato tramite piccolo pallone aerostatico di carta durante
le Cinque Giornate di Milano il 21 marzo 1848 dall'interno della città verso la Campagna con certificato finanziario Bolaffi:
stimato 300-400 euro, ne ha realizzati 5.000, compresi i diritti.
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