Il 27 marzo 2017 mi sono recato in una filiale Intesa Sanpaolo per verificare con il direttore “personal” la possibilità di
ottenere un credito allo scopo di finanziare parzialmente l’acquisto di una prima casa. Mi venne prospettata l’apertura di
un credito ipotecario dando a garanzia un immobile per ottenere un finanziamento fino al 50% del suo valore. Considerata positivamente
la proposta, nel mese di luglio la banca provvede a periziare l'immobile da prendere a garanzia che risulta di valore capiente
per ottenere il finanziamento.
Nonostante tutto l’iter risultasse completato, compresa la ricezione del contratto da sottoscrivere dal notaio, non arriva
la delibera che permette l'erogazione del finanziamento. A questo punto mi viene prospettata una diversa soluzione con un
mutuo decennale, con ipoteca sull'immobile da acquistare del valore di compromesso di 400mila euro, per 100mila euro (25%
del valore del bene da ipotecare. Altra perizia sull'immobile che conferma l’evidente capienza della garanzia e conseguente
contatto con il notaio per la stipula della compravendita e del contratto di mutuo.
La settimana precedente il notaio mi avverte che da parte della banca non è pervenuta nessuna richiesta per la relazione e
la conseguente bozza di contratto di mutuo. La banca dichiara che manca ancora la delibera e siamo al mese di agosto 2018
e il giorno 10 provvedo all'acquisto dell'immobile nei termini pattuiti con la parte venditrice. La banca mi comunica che
la pratica, inviata dalla filiale alla direzione, è ancora in attesa di delibera dopo quasi 20 mesi dalla data di richiesta
di finanziamento, due perizie eseguite, infinite analisi sulla mia posizione patrimoniale, reddituale e di andamento del rapporto
ultra ventennale con la banca. Su questo ultimo aspetto mi sembra opportuno far notare che le rate dei mutui in essere a mio
nome sono sempre state onorate alla scadenza e ho provveduto a estinguere in anticipo posizioni per 180mila euro negli ultimi
anni.
Perchèper avere un riscontro un cliente deve attendere mesi e mesi? Che senso ha questo modo di agire nei confronti del cliente?
Tommaso Palmieri
(via e-mail)
Risponde
Banca Intesa
Il signor Tommaso Palmieri lamenta un inaccettabile ritardo da parte della banca rispetto a una propria richiesta di mutuo
per l'acquisto di una casa da parte del figlio.
In realtà l’originaria impostazione dell’operazione nel corso dell’istruttoria ha subito significative richieste di modifiche
per l'esigenza della banca di far coincidere la parte mutuataria con l’acquirente dell’immobile.
A questo punto la banca suggeriva in alternativa la concessione di una apertura di credito ipotecaria a favore del figlio,
acquirente dell'immobile.
Tale soluzione non è stata ritenuta idonea da parte del padre, signor Tommaso Palmieri. Successivamente il signor Tommaso
Palmieri decideva di acquistare direttamente l'immobile.
È stato quindi necessario avviare una seconda istruttoria in esito alla quale la banca riteneva che non ci fossero i presupposti
per la concessione del mutuo. Venivano pertanto richieste ulteriori garanzie che il signor Tommaso Palmieri non era disponibile
a concedere.
© Riproduzione riservata