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Cassa psicologi, contributi previdenziali in crescita grazie alla…

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Cassa psicologi, contributi previdenziali in crescita grazie alla «spinta gentile»

Nudge. Una «spinta gentile» per far versare contributi previdenziali aggiuntivi agli iscritti Enpap, l’ente pensione psicologi. Risultato? Nel 2018 è aumentata di oltre 10 volte la percentuale di coloro che ha scelto di pagare contributi aggiuntivi in misura maggiore al minimo previsto pari al 10% sul reddito netto. La lezione di Richard Thaler, Nobel 2017 per l’economia, è stata dunque accolta e concretizzata con successo da Enpap guidata dal presidente Felice Torricelli e dal vice Federico Zanon. La scelta dei contributi aggiuntivi viene realizzata in settembre: ebbene a prendere questa decisione nel 2018 sono stati 7.710 psicologi su una popolazione iscritti di 54.070, pari al 14,26%; l’anno precedente erano stati meno di mille (964) su 51.593 iscritti (1,79%). «La maggior parte del 7.710 iscritti che versano contributi aggiuntivi ha scelto l’aliquota massima», si legge nel report Enpap: 5.474 psicologi (71%) ha deciso infatti di versare il massimo, ovvero il 20% sul reddito netto. Alla fine la raccolta aggiuntiva ha generato 10 milioni di euro su un complessivo di 100 milioni.

I tre nudge

In cosa si è concretizzata la spinta gentile? I nudge sono tre, sono stati elaborati dall’Università di Padova ed applicati alla procedura Enpap per l’indicazione del contributo previdenziale minimo. In pratica è stata cambiata la «maschera» del programma come dicono in gergo gli informatici. Il nudge più evidente è il primo: è stato preselezionato il contributo massimo del 20% (e non il 10% come in passato). Selezionando una contribuzione più bassa (secondo nudge) appariva il banner che lanciava un allarme: «Con una contribuzione inferiore otterrai una pensione più bassa!». Infine, nudge 3, è stato inserito il beneficio fiscale ovvero il risultato della deduzione dei contributi previdenziali con la stima della cifra minima di risparmio Irpef sulla base del reddito dichiarato.

COME FUNZIONA LA “SPINTA GENTILE” DI CASSA PSICOLOGI
Fonte: Enpap

Consapevolezza e pochi reclami

«Quando abbiamo iniziato a ragionare su come migliorare la consapevolezza del meccanismo previdenziale e incoraggiare comportamenti virtuosi fra gli iscritti, abbiamo ritenuto che la loro possibilità di scegliere liberamente, almeno in parte, l’entità dei contributi andasse garantita – spiega il presidente Enpap, Torricelli –. Al di là dello straordinario aumento degli importi raccolti, l’utilità di questa prima sperimentazione è di aver permesso una più chiara comprensione del funzionamento della previdenza contributiva e dei vantaggi fiscali

connessi».

Eppure da una categoria più “sgamata” su questi temi, ci si sarebbe aspettati una maggiore resistenza. «È chiaro che il nudge da solo non è sufficiente – sottolinea il vicepresidente Zanon –. Se abbiamo ottenuto tali risultati è grazie ad un clima di fiducia, basato su ascolto e dialogo che abbiamo coltivato nei nostri ultimi cinque anni di governo Enpap». La “spinta gentile” è stata realizzata in modo trasparente e annunciata in luglio. «È partito un dibattito nei forum e anche su Facebook – ricorda Zanon –. Un confronto civile e approfondito». Alla fine i reclami sono stati meno di una decina, viene specificato e «tutti risolti al meglio».

Gli altri

Torricelli e Zanon presenteranno i dati e i risultati raggiunti anche alle altre Casse e fondi pensione. E chissà che nei prossimi mesi si arrivi a una spinta gentile pure per il pagamento delle tasse.

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