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La cliente UniCredit e le due polizze acquistate «a sua insaputa»

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polizze vita

La cliente UniCredit e le due polizze acquistate «a sua insaputa»

Scusi se scrivo in inglese (e noi ci scusiamo con i lettori se la traduzione non sarà fedelissima, ndr) ma vi devo descrivere una situazione complicata che non saprei come spiegare, con fluidità, in italiano. Ho letto la risposta riguardante un cliente di CreditRas che nel 2017 credeva di investire una somma in strumenti finanziari e poi si è accorto che si trattava di una polizza assicurativa, con i relativi costi. Anch'io sono stata altrettanto stupida. In una banca locale, il “fidato” direttore, mi aveva proposto anni fa un contratto di assicurazione. Decisi che, poiché la polizza non copriva in caso di decesso per malattia, ma solo per gli incidenti, vista la mia età (62 anni), risultava abbastanza inutile quindi ho rifiutato essendo già coperta da un'altra polizza con una compagnia diversa. Il tempo è passato e ho deciso di investire 10mila euro. Il direttore mi ha spiegato che sarebbe stato meglio mantenere la mia liquidità e investire piccole cifre mensili. Il manager sosteneva che il costo dello strumento che mi stava proponendo sarebbe stato di 400 euro per il primo anno e 100 euro per i successivi. Ho firmato il contratto attraverso il display mentre chiacchieravamo, lieta di aver risolto questa situazione. Poi, nel pomeriggio dello stesso giorno, ho ricevuto una telefonata dal direttore che mi informava che, avendo effettuato questo investimento, la banca aveva deciso di darmi una polizza gratuita per un anno, un'assicurazione sulla vita per infortunio che normalmente costerebbe 25 euro al mese. Era ciò che avevo in passato rifiutato. Ho deciso quindi di controllare il mio conto e ho scoperto che i 25 euro erano già stati incassati dal mio deposito insieme ai 400 euro. Con costernazione, entrambe le somme avevano come causale “polizza vita”. Era la prima volta che mi rendevo conto che non avevo sottoscritto un investimento finanziario ma assicurativo. Avendo poi letto il vostro articolo che descriveva l'analoga avventura del vostro lettore mi sono resa conto che mi ero imbattuta in un caso analogo. Il giorno dopo sono andata in banca e ho detto al direttore che avevo riconsiderato l'investimento e che non desideravo proseguire. Il manager a questo punto mi invitava a firmare la seconda polizza da 25 euro (che, nonostante avessi pagato il premio, non era mai stata da me sottoscritta) in tal modo avrei potuto recedere. In breve: il costo della gestione di questo investimento vestito da polizza era superiore al 3% sul premio: potete immaginare la perdita nel corso degli anni. A proposito, l'orizzonte temporale di investimento era di oltre 10 anni e ciò non è mai stato menzionato. Per quanto mi riguarda, al momento del disinvestimento erano passati solo due anni.
Ad ogni modo, come avete affermato nel vostro articolo, il tutto è stato possibile anche per colpa di noi clienti che non abbiamo controllato cosa stavamo firmando. Ora, anche se ho disdettato le polizze, l'assicurazione sulla vita più piccola non è stata rimborsata e dopo un mese sono stati incassati altri 25 euro dal mio conto. Ancora una volta ho contattato la banca per una spiegazione e mi hanno spiegato che il prelievo del premio mensile non avrebbe dovuto esserci.
Se la parola assicurazione fosse stata menzionata almeno una volta in fase di trattativa non avrei firmato nulla. Ma dovete anche capire che alla base della mia ingenuità c'è il fatto che nel Regno Unito (da dove provengo) il manager di una banca viene considerato come una figura onesta e integra. Io quindi mi sono fidata.

Karen McPherson
Aglie (To)


Risponde
Unicredit

Premettiamo che i contratti di entrambi i prodotti assicurativi sono stati regolarmente sottoscritti dalla signora McPherson. La cliente ha poi esercitato il diritto di recesso e quindi le polizze sono state estinte dalla compagnia assicuratrice con restituzione dei premi versati in ottemperanza alle condizioni contrattuali.
Risponde
Il Sole-24 Ore

La sua lettera apre un argomento molto delicato: quella della disdetta dei contratti assicurativi nel primo periodo della loro sottoscrizione. Non entriamo nel merito delle modalità di vendita che lei ci descrive in quanto la sua testimonianza è molto esaustiva. Informiamo tuttavia lei e i lettori che prima di disdire un contratto vita è sempre bene farsi dare il valore di riscatto e di riduzione (che si applica quando la polizza viene congelata finendo di pagare i premi ma senza disdirla). Nell'ambito dei riscatti anticipati, nei primi anni di vita del contratto Vita la compagnia applica dei costi a chi riscatta. Prima di disdire è quindi meglio farsi consigliare da persone esperte (eventualmente inviando un quesito anche a plus@ilsole24ore.com).

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