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La tensione sull’azionario globale non intacca il trend positivo

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analisi tecnica

La tensione sull’azionario globale non intacca il trend positivo

Dopo settimane di rialzi delle quotazioni e volatilità in flessione, è arrivato l’evento che ha creato tensione sui mercati azionari. La peggiore settimana del 2019per molti indici è stata innescata dalle parole di Donald Trump sui dazi. Il mercato era in attesa di un “trigger” dopo settimane di bonaccia e questo ha risvegliato i venditori anche se fino a questo momento quanto accaduto sull’azionario globale non mette a repentaglio il trend positivo di fondo. Il tema dazi resterà ancora al centro del’attenzione e le prossime settimane saranno continui banchi di prova per il rally partito dai minimi di dicembre.

I livelli e il bilancio settimanale
L’indice Msci World si è attestato in chiusura a 2.119 punti. Ancora siamo a distanza dal primo supporto, intorno a 2.060 punti, che potrebbe decretare la fine dell’attuale recupero in corso. Intorno al supporto indicato transita anche al media a 200 giorni e questo rafforza l’importanza strategica di quest’area. Le vendite che si sono concretizzate la scorsa ottava al momento hanno allontanato l’indice dal raggiungimento del target di 2.200 punti, corrispondente ai massimi di settembre. Non è escluso che il mercato possa andare di nuovo ad attaccare questo obiettivo: tutto dipenderà da come evolve il tema centrale dei dazi. Se la tensione dovesse proseguire c’è da mettere in conto che il mercato vada a testare prima i supporti.

La novità di maggior rilievo è sicuramente la ripresa della volatilità. La compressione dei prezzi aveva raggiunto livelli insolitamente bassi, ai minimi da ottobre, ed erano stati lanciati alcuni avvertimenti sulla probabile ripresa. Così è stato: l’Atr, che misura la volatilità. è passato da 12 a 1 7 punti. Un rialzo significativo che potrebbe preludere a una ripresa ancora più sostanziosa della volatilità nelle prossime settimane: questo vorrebbe dire che la tensione sull’azionario è destinata a durare.

Intanto il bilancio della settimana appena trascorsa vedi pesanti segni meno. Quello che ha contenuto maggiormente le perdite è l’indice S&P 500, che lascia sul terreno circa il 2%. Più pesante l’andamento degli Emergenti, maggiormente colpiti dagli effetti dei dazi, con l’indice settoriale che perde oltre il 4 per cento.

IN TENSIONE
Andamento dell'indice Msci World nell'ultimo triennio con le medie a 50 e 200 giorni

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