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Aim ai raggi X: Alkemy vuole andare allo Star

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pmi ad alto potenziale

Aim ai raggi X: Alkemy vuole andare allo Star

Diventerà una Star. Alkemy, sbarcata all’Aim Italia nel dicembre 2017, ha intrapreso le procedure per passare al mercato principale, una delle poche società ad accedere direttamente al segmento Star dopo Tinexta (già Tecnoinvestimenti), Giglio Group, Equita Group e Wiit. Il passaggio non è immediato (è atteso in autunno) e del resto Alkemy deve adeguare la governance alle richieste del Mta, ad esempio per quanto riguarda la presenza femminile negli organi sociali, oltre a implementare la comunicazione che prevede, per le società del segmento Star, la diffusione obbligatoria dei risultati del primo e terzo trimestre, facoltativa per tutte le altre società quotate al Mta (anche se molte, soprattutto appartenenti al Ftse Mib), effettuano volontariamente tali comunicazioni).
Nessun problema invece per il limite minimo del flottante richiesto per lo Star, dato che Alkemy è di fatto una “public company” con nessun azionista che detiene quote oltre il 10% del capitale sociale (tra l'altro da giugno 2018 la società di gestione del risparmio Kairos Partners ha una quota di circa il 5%) e un flottante superiore al 50%.
Alkemy è una società giovane, la cui effettiva operatività è iniziata nel 2012 e che si propone come “digital enabler” a tutto tondo fornendo consulenza nell'ambito della comunicazione sia web che tramite altri media tradizionali, oltre allo sviluppo e gestione di siti di e-commerce per conto delle aziende clienti. Il modello di business è pertanto esclusivamente B2B. In sede di Ipo aveva indicato per l'esercizio 2017 ricavi stimati per circa 40 milioni, mentre in effetti ha sfiorato 43 milioni. Il 2018 si è chiuso con un balzo del giro d'affari pari al 67,7% a 71,6 milioni, un ebit in crescita del 65,4% a 4,8 milioni e un utile netto più che raddoppiato da 1,4 a 3,2 milioni.

Balzo di ricavi e margini nel 2018 anche grazie ad acquisizioni

Non si tratta ovviamente di sola crescita organica, e del resto già in sede di Ipo il gruppo si proponeva di ampliare le proprie dimensioni mediante acquisizioni di società del settore digitale e tecnologico. Nel 2018 sono stati acquisiti il 70% di Nunatac Srl, società specializzata nell'analisi dei dati (Big Data & Analytics), il 51% di Kreativa New Formula, agenzia di marketing e advertising indipendente serba, e il 51% del gruppo spagnolo Ontwice Interactive Services SL, agenzia di marketing digitale attiva anche in Messico. Ciò ha portato i ricavi conseguiti all'estero a poco più del 18% del totale, mentre nel 2017 la quota internazionale del giro d'affari era pressoché irrilevante. Naturalmente, l'esborso per tali acquisizioni ha portato la posizione finanziaria netta da un valore positivo per 12,6 milioni a fine 2017 (anche grazie ai proventi dell'Ipo pari a circa 20 milioni al lordo degli oneri di quotazione), a un indebitamento finanziario netto pari a 10,7 milioni al 31 dicembre 2018. Il rapporto Debt/Equity è comunque contenuto e pari a circa 0,3 volte. Non sono stati finora distribuiti dividendi agli azionisti nonostante la chiusura degli esercizi 2017 e 218 in utile, anche allo scopo di rafforzamento patrimoniale.

Prevista ulteriore crescita per linee esterne ed espansione all'estero

L'assemblea convocata per l'approvazione del progetto di passaggio al Mta – Star (di cui non è ancora nota la data) sarà chiamata anche ad attribuire al nuovo consiglio di amministrazione la delega ad aumentare il capitale sociale eventualmente con esclusione del diritto di opzione, per rendere possibile non solo un'ulteriore crescita per acquisizioni (anche con scambi azionari) ma anche piani di stock option per la fidelizzazione di personale strategico. Trattandosi di una società di servizi, e quindi “di persone”, Alkemy infatti potrà affrontare la crescente concorrenza nel suo settore di attività solo cercando di attrarre personale giovane, motivato e specializzato nei comparti IT e Design, sia in Italia che all'estero. Per effetto delle acquisizioni 2018, il numero medio dei dipendenti del gruppo ha raggiunto 511 unità a fronte delle 252 del 2017, e sono stati avviati nuovi filoni di operatività quali ad esempio quello dell'Artificial Intelligence.
Il risultato dell'attività di Alkemy non è immediatamente “visibile” al grande pubblico, ma ad esempio ci sono loro dietro la recentissima campagna di comunicazione multimediale di Now Tv per la serie televisiva cult “Il Trono di Spade”, nonché il concorso “Vere Imprese” lanciato dall'azienda venditrice di domini web GoDaddy che permetterà a una Pmi, una società individuale e una start-up tech di aggiudicarsi una campagna di comunicazione del valore di 20.000 euro. Non poco, di questi tempi. Adesso la vera sfida di Alkemy, con il prossimo ingresso al Mta Star, sarà rappresentata dalla capacità di “comunicare” il suo modello di business anche ad analisti finanziari e investitori, oltre a proseguire un'espansione per linee esterne graduale e finanziariamente sostenibile. In mercati quali l'area balcanica, la Spagna e l'America Latina, target di espansione per il gruppo, c'è ancora molto da fare nell'ambito della trasformazione digitale delle imprese, e la concorrenza è inferiore rispetto alla realtà italiana.

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