L’ondata di vendite che ha interessato l’azionario globale ha fatto scattare un primo segnale importante: la rottura del supporto che sosteneva il trend positivo degli ultimi mesi. Il mercato è arrivato a un punto chiave e deve dare subito una prova di forza per impedire che la situazione si deteriori ulteriormente. Il clima sul mercato azionario è decisamente cambiato dopo un maggio da dimenticare. La netta ripresa della volatilità dai minimi di fine aprile evidenzia che il nervosismo è destinato a durare in vista anche del periodo estivo, che statisticamente mostra notevoli saliscendi.
I livelli e il bilancio
L’indice Msci World ha violato al ribasso il supporto in area 2.060 punti e soprattutto ha bucato anche la media a 200 periodi, tradizionale spartiacque del “bulla market”. La chiusura di venerdì scorso si è attestata a 2.046 punti. I prezzi non sono troppo distanti dai livelli critici appena violati e quindi un ritorno sopra 2.060 punti potrebbe far scattare nuovi acquisti, ma la struttura grafica che si sta delineando non è di buon auspicio.
Dopo un primo impulso ribassista partito dai massimi di inizio maggio a 2.179 punti c’è stato un pullback e un successivo impulso ribassista. In questo quadro rimbalzi fino all’area di 2.130 punti non fugano completamente i dubbi e quindi solo sopra questa resistenza può ricrearsi un tono positivo di fondo per l’azionario globale. Anche la dinamica delle due medie mobili principali, a 50 e 200 periodi, sta assumendo una connotazione di esaurimento del movimento rialzista.
La scorsa ottava ribassi diffusi superiori al 2% hanno interessato i listini europei e Wall Street. Per trovare segnali in controtendenza occorre guardare sul segmento degli Emergenti: in particolare svetta il Brasile con un progresso superiore al 3%. Positiva anche l’India.
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