Ennesimo capovolgimento di fronte per l’equity internazionale. Due settimane fa la pressione dei venditori aveva portato le azioni in un’area critica. La scorsa ottava invece il recupero è stato pronto e netto: addirittura in termini di performance è stata registrata una delle settimane più positive dell’anno. Al momento quindi lo scenario ribassista rientra anche se il quadro grafico dell’indice Msci World non è ancora completamente risanato. Servono nuove prove di forza per riportare le quotazioni sulla strada verso i massimi storici toccati lo scorso settembre.
I livelli e il bilancio
L’indice Msci World ha chiuso la seduta di venerdì a 2.126 punti, a un soffio dall’area di 2.130 indicata nelle precedente analisi come il livello per un ritorno della positività. Quanto è avvenuto la scorsa ottava è stato un recupero alimentato da ricoperture per eccesso di ipervenduto. Serve quindi il superamento dell’area dei 2.130 punti dove transita anche la media a 50 giorni. L’0stacolo è significativo e se superato consente di proiettare l’indice verso i massimi di fine aprile, toccati prima che si sviluppasse la correzione di maggio. Il sentiment di mercato al momento non è favorevole ai ribassisti: per un ritorno della negatività servono discese sotto l’area supportiva di 2.050 punti, non lontano dal transito della media a 200 giorni.
Il mercato in questa fase sta realizzando una sorta i movimento laterale, in attesa di prendere una direzionalità più precisa. La volatilità resta sopra i minimi di qualche settimane fa. In termini di Atr (indicatore della volatilità) si tratta di 20 punti di indice Msci World. Un fattore di prudenza verso nuovi importanti rialzi arriva dalla divergenza di alcuni oscillatori di prezzo.
Il bilancio della scorsa settimana è complessivamente positivo. Quasi tutti gli indici principali hanno chiuso con il segno più. Svetta l’indice S&P 500, con un progresso superiore al 4 per cento. Battuta d’arresto con flessioni marginali per India e Hong Kong.
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