Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2013 alle ore 22:50.

My24

Dal 2014, sulle strade del Veneto potrebbero saltare i servizi di manutenzione, sfalcio, asfaltatura e pulizia da neve e ghiaccio. Il perché è facile: non ci sono più soldi. L'allarme è scattato dai dipendenti di Veneto Strade, la società creata nel 2002 da regione e province venete con la partecipazione delle società autostradale per gestire la rete viaria di competenza regionale (pari a poco più di 1000 chilometri) e provinciale.

I rappresentanti sindacali di Filt Cgil Fit Cisl, insieme al direttore di Veneto Strade Giuseppe Franco, hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, l'assessore ai trasporti Renato Chisso e i consiglieri regionali di maggioranza per esporre la situazione aziendale.

I sindacati avevano già denunciato le condizioni «drammatiche» della società. Veneto Strade sconta una costante riduzione dei ricavi, scesi dal 2009 di più di 8 milioni e mezzo: dai più di 43 milioni euro stimati quattro anni fa agli attuali 38 milioni e 674 mila. Il tutto, nonostante i contributi della Regione siano cresciuti da 10 a 16.5 milioni. Ma allora, a cosa è dovuto il tonfo? La società, stando agli ultimi bilanci, paga soprattutto una diminuzione del 37% nei fondi versati dalle Province.

Quasi 13 milioni in meno, con picchi del 63% a Rovigo e del 53% per le strade bellunesi:le due province hanno tagliato le rispettive quote di 7 e un milione di euro. E per il 2014, ha sottolineato il direttore di Veneto Strade «ul commissario straordinario della Provincia di Belluno ci ha già anticipato che ridurrà da 7 a 4,5 milioni la propria quota per la manutenzione strade e lo sgombero neve».Anche l'organico ha subito una sforbicita di 11 dipendenti, calati dal 296 a 285.

Secondo il capogruppo del Pdl, Dario Bond, servono «almeno 30 milioni di euro» per salvare i servizi di manutenzione ordinaria sulle strade della regione.: «Veneto Strade e la viabilità veneta stanno pagando il prezzo di tre anni di mancati investimenti nella manutenzione ordinaria - ha dichiarato Bond. Il capogruppo lancia la sua provocazione: «È una somma enorme, che potremo reperire stornando parte dei finanziamenti dedicati alla difesa del suolo e alla realizzazione delle casse di espansione e in parte dai fondi Fas». L'assessore Chisso ha assicurato che il problema è all'attenzione della Giunta, e suggerito «ulteriori approfondimenti» nella competente commissione Infrastrutture e trasporti del consiglio veneto.

Commenta la notizia