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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2013 alle ore 14:35.
L'ultima modifica è del 03 novembre 2013 alle ore 20:35.

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Il ministro dell'Economia, Fabrizio SaccomanniIl ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni

Le famiglie sono «al riparo da significativi incrementi di imposta» mentre «sono oggetto di sgravi fiscali». Complessivamente, si legge in una nota del Tesoro, «le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione della pressione fiscale di circa 1 miliardo di euro» a seguito delle misure comprese nella legge di Stabilità.

Per la prima volta negli ultimi anni, spiega il Ministero dell'Economia in una nota, «la manovra finanziaria riduce la pressione fiscale di un decimo di punto percentuale (da 44,3 a 44,2% del Pil) segnando una inversione di tendenza: obiettivo prioritario del Governo è di ridurre le tasse e la diminuzione della pressione fiscale sarà più marcata negli anni successivi (43,7% nel 2016, che potrebbe diminuire ulteriormente grazie alla revisione della spesa recentemente avviata)».

Le famiglie «sono quindi tenute al riparo da significativi incrementi di imposta (sono solo parzialmente interessate dall'aumento dell'imposta di bollo su conti deposito titoli e altri strumenti finanziari e dalla revisione delle detrazioni) mentre sono oggetto di sgravi fiscali (1,5 miliardi di maggiori detrazioni Irpef) e di un intervento in favore dei comuni pari a 1 miliardo teso a ridurre l'impatto delle imposte sugli immobili. Complessivamente le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione della pressione fiscale di circa 1 miliardo».

Allo stesso tempo, «l'incremento del gettito fiscale prodotto dalla manovra finanziaria nel 2014 è pari a 973 milioni. A questo incremento di gettito contribuiscono prevalentemente misure che riguardano gli intermediari finanziari (2,6 miliardi) e altre misure di carattere volontario come la rivalutazione delle partecipazioni e dei beni delle imprese».

Intanto il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, ha dichiarato a Radio Popolare che l'Italia non sforerà il vincolo europeo del 3% nel rapporto-deficit/Pil: «Non vedo come questo potrebbe avvenire. I nostri dati sono trasparenti e conosciuti dall'Ue», ha aggiunto. Anzi, secondo Baretta, il nostro Paese può contare su «un margine sufficientemente ampio».

Sulla legge di stabilità però continuano gli attacchi dell'ala lealista del Pdl, con tanto di minaccia di crisi . «È una patrimoniale, occorre dire no e riscrivere tutto» dice Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera, a proposito della manovra. E rispetto alla nota del Mef attacca: «Il Mef, anziché diffondere note che sanno di triste presa in giro, ricordi che gli italiani sanno benissimo fare i conti. Al di là dei giochi di prestigio, i fatti dicono che la tassa sulla casa torna, per tanti versi peggiorata e aggravata. Ecco perché la legge di stabilità va radicalmente riscritta». E di rimando Brunetta (capogruppo Pdl alla Camera): «Letta rischia molto di più sulla manovra che sul caso Cancellieri. Si è montato la testa dopo una fiducia afferrata per i capelli il 2 ottobre. La legge di stabilità produrrà un aumento della pressione fiscale per tutti, perché è basata su ipotesi di crescita assolutamente inverosimili».

Attacchi che inducono il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina (Pd) a replicare: «L'impianto della Tari-Tasi introdotto dal disegno di legge di stabilità è stato definito, insieme alla cancellazione dell'Imu, dal Consiglio dei Ministri di fine agosto, con l'accordo di tutti i capigruppo della maggioranza a sostegno del governo Letta. Pdl incluso e soddisfatto. Perché una parte del Pdl ora critica? Ha cambiato idea? Oppure è un attacco strumentale per coprire scelte dovute alla vicenda giudiziaria di Berlusconi?». Viste le bordate sulla legge di stabilità di molti esponenti lealisti del suo partito anche il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi interviene invocando moderazione: «a questo punto - dice - è lecita una domanda: vogliamo migliorarla nell'interesse dei cittadini oppure vogliamo trasformarla in una assurda resa dei conti interna sulla pelle degli italiani lasciando il paese senza governo?»

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