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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2013 alle ore 13:22.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2013 alle ore 19:28.

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Notte di lavoro, quella passata, per la commissione Bilancio della Camera, impegnata in una maratona per l'approvazione degli emendamenti alla legge di Stabilità in vista dell'approdo in Aula a partire da domani, martedì. Approvati una decina di emendamenti, molti sono stati invece accantonati. A partire dalle 18, dopo vari slittamenti, l'ultima tranche di votazioni sugli emendamenti del Governo e del relatore, che inoltre dovrebbe presentare una nuova proposta. Questi in sintesi gli emendamenti che hanno ricevuto il via libera:

Arriva la mobilità per il personale delle partecipate
Via libera della Commissione Bilancio della Camera ad un emendamento di Raffaele Calabrò (Ncd) che introduce "processi di mobilità" per il personale delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni. Sono escluse le società che emettono strumenti finanziari quotati. La mobilità è prevista "senza necessità di consenso del lavoratore" e "previa informativa alle rappresentanze sindacali".

Via l'imposta fissa da 34,20 euro sugli strumenti finanziari
Dal 2014 l'imposta di bollo sugli strumenti finanziari sale allo 0,20% (dallo 0,15% del 2013) e viene abolita l'imposta fissa di 34,20 euro sui conti titoli. Per le imprese l'imposta massima dovuta sale a 10mila euro (dai 4.500 euro per il 2013). Lo prevede un emendamento a firma Marco Causi del Pd.

4,5 mln di euro nel triennio per l'assunzione di forestali "a tempo"
Tra gli emendamenti approvati nel pomeriggio, anche il via libera della commissione Bilancio ad uno stanziamento di 4,5 milioni di euro nel triennio 2014-2016 (1,5 milioni l'anno) per l'assunzione presso il Corpo forestale dello Stato di personale operaio a tempo determinato. La proposta, che arriva dalla commissione Agricoltura, ha l'obiettivo di «garantire gli obiettivi in materia di lotta contro gli incendi boschivi, monitoraggio e protezione dell'ambiente, tutela e salvaguardia delle riserve naturali, compresa la biodiversità», nonchè «la miglior gestione delle aree naturali».

No multa su imposta municipale in ritardo
Non saranno applicate sanzioni ed interessi nel caso di insufficiente versamento dell'imposta municipale propria. Lo prevede un emendamento del Pd alla Legge di Stabilità approvato in Commissione Bilancio della Camera. Il beneficio riguarda chi verserà la differenza entro il termine di versamento della prima rata per il 2014.

Stabilizzazione personale precario delle Regioni
Un emendamento presentato tra gli altri da Dario Ginefra e Antonio Castricone (Pd) prevede la possibilità, per le Regioni che non si trovino personale in eccedenza, e che stiano sopperendo alle carenze di organico con il ricorso a personale precario assunto con concorso e contratto a tempo determinato di 36 mesi con rinnovi continuativi nel corso degli ultimi cinque anni, di procedere alla stabilizzazione dello stesso personale da finanziarie con risorse proprie.

30 milioni di euro a sostegno delle Unioni di Comuni
Un altro emendamento, finalizzato ad incentivare il processo di riordino degli enti locali, assegna 30 milioni di euro (prelevati da Fondo di solidarietà comunale) per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, al fondo spettante alle Unioni di Comuni. Ulteriori 30 milioni sono destinati ai nuovi Comuni istituiti in seguito ad una fusione di Enti locali preesistenti.

Federalismo, procedura per l'autonomia "a richiesta" delle Regioni
Tra le novità della manovra, anche il primo passo verso l'autonomia differenziata - "a richiesta" - delle Regioni. Secondo un emendamento proposto da Simonetta Rubinato (Pd), il Governo dovrà attivarsi, entro 60 giorni dal ricevimento, per recepire le iniziative di autonomia "controllata" presentate delle Regioni al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro per gli Affari regionali. Si tratta, in particolare, della procedura prevista dall'articolo 116, comma terzo, della Costituzione. Essa prevede la possibilità per le regioni di ottenere dallo Stato centrale autonomia su alcune materie.

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