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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2014 alle ore 22:02.
L'ultima modifica è del 29 gennaio 2014 alle ore 22:40.

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Grillini sulle barricate (anche) contro la riforma della legge elettorale, che la commissione Affari costituzionali di Montecitorio si appresta ad esaminare in seduta notturna in vista dell'approdo in assemblea previsto per domani mattina. Dopo il fallimento dell'ostruzionismo messo in scena in Aula per la controversa conversione in legge del Dl Imu-Bankitalia, i parlamentari M5S si sono presentati in massa nella sala del Mappamondo dove si riunisce la Commissione, chiedendo di partecipare alla discussione come forma di protesta contro la "tagliola" ai lavori d'Aula messa in campo dalla presidente Boldrini per "salvare" la conversione del decreto Imu.

Emendamenti Italicum a rischio
Immediato il blocco dei lavori per ragioni di sicurezza, per "inagibilità", a causa del numero eccessivo di parlamentari nella sala. Alcuni grillini si sono seduti sui banchi della presidenza, mentre sul posto intervengono anche i pompieri per verificare la tenuta statica. La seduta per l'esame degli emendamenti alla legge elettorale avrebbe dovuto prendere il via alle 21, ma i lavori sono fermi, e non è escluso che vengano sospesi per l'impossibilità di iniziare. Il presidente della commissione, Francesco Paolo Sisto, ha fermato i lavori e riunito l'ufficio di presidenza per decidere il nuovo calendario: è probabile ci si aggiorni a domani Secondo alcuni deputati è invece probabile che, anche a causa di questa "occupazione", la I commissione si limiti a votare il testo base, e non entri quindi nel merito degli emendamenti, da mandare in aula domani.

La nuova strategia M5S
Poco prima i Grillini hanno interrotto anche i lavori della commissione Giustizia per la stessa ragione: protestare contro la direzione dei lavori da parte della presidente Boldrini. Al termine del voto in Aula, concluso nel tardo pomeriggio con l'approvazione del decreto Imu, il vicecapogruppo M5s Giuseppe Brescia aveva già preannunciato il "nuovo corso" dei deputati del Movimento: «Da domani è escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente. Immaginate quale sarà la qualità dei lavori dell'Aula quando discuteremo della legge elettorale». L'occupazione della Sala del Mappamondo è quindi un assaggio della nuova strategia ostruzionistica M5S.

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